Stephenie Meyer – Libri
È soltanto che… so che sei parecchio infelice.
È soltanto che… so che sei parecchio infelice.
Tutto quello che ci incanta, ci guida e protegge altresì. Appassionatamente ossessionati da quel che amiamo la magia spiana la strada innanzi a noi, abbatte le norme, non sente ragioni e dissensi, ci porta con sè oltre abissi, paure, dubbi. Senza il potere di questo amore, noi siamo barche alla bonaccia della noia, in mari che son mari di morte.
A volte basta nulla per dimenticare il gran mare di latte che intanto ti frega. È sufficiente magari il rumore chioccio di una parola strana. Enciclopedia. Una sola parola. Partiti. Tutti quanti.
La vita è come un grande libro, chi lo legge fa due cosa: comprende e non impara, oppure legge, impara e diventa una persona colta.
“Conoscevo tuo padre”, disse Johannes Halden. Fuori pioveva. Era stata una giornata soleggiata, ma poi le nuvole avevano creato una cappa e adesso sulla città scendeva una pioggerella estiva. Si ricordava ancora la sensazione fisica delle goccioline che si scaldavano al contatto con la pelle. L’odore di polvere che si alzava dall’asfalto. Il profumo dei fiori, dell’erba e delle foglie che lo rendeva inquieto, ebbro, smanioso. Ah, se avesse potuto tornare giovane! “Ero il suo informatore”, proseguì Johannes. Sonny era seduto al buio, contro il muro, ed era impossibile vedere la sua espressione. Aveva poco tempo a disposizione, ben presto li avrebbero rinchiusi nelle loro celle per la sera. Johannes trattenne il fiato: stava per confessare. Stava per pronunciare la frase che, a seconda delle circostanza, aveva temuto o sperato di dire, che gli era pesata così a lungo sullo stomaco da fargli temere che vi avesse messo radici. “Non è vero che si è sparato, Sonny.” Ecco. Finalmente l’aveva detto. Silenzio.
Alcuni libri si fanno leggere tutto d’un fiato. Ti arricchiscono la mente, ti fanno sognare, o semplicemente ti lasciano scoprire nuove emozioni.
Vesa si gettò sul suo padrone, lo coprì con le sue immense ali e lo protesse dai nemici; li divorò, li incendiò, fece di tutto per tenerli lontani. Fu così che Ido si salvò.