Stephenie Meyer – Libri
La cosa peggiore in assoluto, però, era che Edward Cullen non si era presentato a scuola.
La cosa peggiore in assoluto, però, era che Edward Cullen non si era presentato a scuola.
Si struggeva dal desiderio di sapere cosa si agitasse in quel momento nell’animo di lui, in che modo egli pensasse a lei e se, ad onta di tutto, gli fosse ancora cara. Forse era stato gentile perché si sentiva a suo agio, eppure c’era stato quel non so che nella sua voce che non somigliava a un senso di agio. Non avrebbe saputo dire se, vedendola, egli avesse provato più gioia o più dolore, ma quel ch’era certo era che non l’aveva veduta con animo indifferente.
Dormono le cime dei monti.Dormono i boschi e il maree tu vegli insonne a tarda notte, Alexandros.Dove vagano i tuoi occhi,dove il tuo cuore?Cerchi luognhi remotidove tramontano le costellazioni, dove muoiono le onde dell’oceano estremo.Non pensi a me, alla mia attesa amara, tu ardi del fuoco che brucia nel cuore degli dei.
Un uomo che non legge buoni libri non ha alcun vantaggio rispetto quello che non sa leggere.
[…] “Il pensiero di perdere la mia bambina mi spaventa ogni giorno. Sono perfino nervoso di portarla in macchina per paura di fare un incidente. Giuro che se mai mi troverò nella tua stessa situazione, cioè il divorzio, lotterò fino alla morte per mantenere il diritto di provvedere a mia figlia. Farò l’impossibile per ricordarle che l’amo più di quanto ami me stesso. Non perché è il dovere di padre ma perché desidero farlo per l’amore che provo. E se io e Courtney finiremo per odiarci a morte, saremo entrambi adulti e responsabili a sufficenza da trattarci civilmente in presenza di nostra figlia.”[…] “Non ricordo mia madre parlare male di te fino a molto tardi, cioè intorno ai miei ultimi due anni di liceo. Ed era un momento in cui tiravo le mie conclusioni e non avevo bisogno di quelle di mia madre. Certo, dopo aver colto il mio disprezzo nei confronti tuoi e della tua famiglia, ha agito sui miei sentimenti senza perdere l’occasione di sfogare le sue frustazioni verso di te. Ogni volta che parlava male di te le ho sempre fatto capire che non gradivo e che non ce n’era bisogno. Non ho mai preso parti, né con te né con mia madre, perché mentre crescevo provavo un uguale disprezzo per entrambi”.
Se la morte era il vuoto nero dal quale si era appena svegliata, allora non era niente per cui angustiarsi. Non avrebbe mai notato la differenza.
Capisci di aver letto un buon libro quando, alla fine della lettura, ti ritrovi con l’anima in subbuglio.