Stieg Larsson – Libri
Quando pensava a lui, provava quasi uno scomodo istinto di protezione.
Quando pensava a lui, provava quasi uno scomodo istinto di protezione.
Bisogna volere quel che si vuole, a meno che non si possa quel che si vuole.
Edward baciò Renesmee sulla fronte e sulle guance, poi la sollevò per issarla sulla schiena di Jacob. Lei salì con agilità, tenendosi alla sua pelliccia, e trovò posto facilmente nell’incavo fra quelle enormi scapole.Jacob si girò verso di me, gli occhi espressivi pieni di tormento, con quel ruggito tonante che gli straziava ancora il petto.”Sei l’unico a cui potremmo affidarla”, gli mormorai “se tu non l’amassi tanto, non potrei mai sopportare questo momento. So che sei in grado di porteggerla, Jacob”.Gemette di nuovo e chinò la testa per darmi dei colpetti sulla spalla.”Lo so”, sussurrai “anch’io ti voglio tanto bene, Jake. Sarai sempre il mio testimone di nozze”.Sulla pelliccia rossastra, sotto l’occhio gli scorreva una lacrima grande quanto una palla da baseball.Edward posò il capo sulla stessa spalla dove aveva collocato Renesmee. “Addio, Jacob, fratello mio… figlio mio”
I più grandi autori del nostro tempo non hanno mai scritto una riga.
“Perché hai preso proprio un pastore tedesco?” Avrebbe potuto dirle: perché una donna in una foto ne aveva uno, ma non lo fece.
Evidentemente, chi è immortale impara a essere paziente.
Scrivo ad occhi chiusi perché sia la mente a vedere e dettare ciò che devo raccontare.