Silvia Nelli – Successo
Non si deve essere necessariamente i più forti per essere i vincitori!
Non si deve essere necessariamente i più forti per essere i vincitori!
Se le cose non vanno puoi lamentarti solo di te stesso.
Ho attraversato le più grandi sconfitte ed è proprio da queste che ho imparato ad assaporare le mie anche più piccole vittorie.
La Volontà Forgia la Realtà.
Non chiedo niente per me, soltanto di avere un impatto sul Mondo.
Quando ci sentiamo Arrivati, pensiamo di avere tutto sotto sotto controllo e ci riteniamo fieri di ciò che abbiano costruito, smettiamo di crescere e di porci nuove domande, la presunzione prende il posto dell’umiltà e del desiderio atavico di svilupparci, cosicché per rimediare a tutto questo, “Qualunque Dio Ci Sia Lassù” ci sgretola tutta la Nostra Realtà che ci circonda per farci riprendere il nostro cammino verso la Crescita e l’Elevazione, che sono il Vero Senso della Vita.Volete avere meno Tempeste nella vostra vita?Non smettete mai di crescere, essere umili, porvi nuove domande.
Se vuoi convertire i tuoi sogni in realtà, dovrai imparare a conoscere te stesso. Quanto più ti conoscerai, tanto più ti avvicinerai a ciò che desideri ottenere. Quanto più ti conoscerai, più ti amerai. E solo nel momento in cui ti amerai davvero, potrai condividere il tuo amore con gli altri.
Capita di restare per anni incatenati dentro ai muri di una sporca prigione, che abbiamo costruito con le nostre stesse mani intorno alla nostra vita, illudendoci di essere liberi. Non importa quanto tempo sei rimasto lì dentro, il passato non si può cambiare mai; gioisci della tua sopraggiunta consapevolezza e della libertà che oggi hai conquistato, strappando a morsi le corde che tenevano prigionieri la tua vita il tuo essere, la tua anima. Oggi hai vinto, oggi hai vinto tu! La tua libertà, quella vera, è il premio più grande.
La vera vittoria della vita non è nella vittoria stessa che possiamo o non possiamo raggiungere materialmente. Si è davvero vincitori quando con estrema umiltà si accettano dalla vita le cose belle come le cose brutte. La gioia e il dolore, le lacrime e i sorrisi. Mentre continuiamo a camminare su questa strada che può franare, cadere, ma rialzarsi in volo. Ricadere e mai perdersi d’animo, seminare amore in questo cammino anche se prendiamo sonori schiaffoni, abbracciare un altro semplicemente perché lo desidera o solo perché a noi fà piacere. Camminare sotto la pioggia dirompente e vedere che comunque il nostro raggio di sole è lì che ci segue e riusciamo a donarlo agli altri perché lui è con noi. Consolare anche e sopratutto quando noi ne abbiamo più bisogno. Ascoltare o tacere perché siamo gioiosi di entrare nell’intimo dell’altro. Tutto questo, giorno dopo giorno, porta alla consapevolezza di una serenità interiore e di un amore senza confini, senza barriere, senza impedimenti. Perché l’amore e la felicità sussistono laddove vive la libertà di gesti senza pre-concetti, senza giudizi gratuiti.
Guarda il cielo di notte: ci sono tante stelle che splendono, però c’è n’è un’infinità di più, magari più grandi e luminose, che non riesci a vedere. Così funziona il successo.
Lasciare una cosa incompiuta è una ragione per ammirare la propria opera d’arte, per aggiungere ogni giorno un tocco nuovo e tenerla viva. Nulla finisce se teniamo viva la nostra opera.
Ho immaginato e sperato ed ho perso. Non me lo aspettavo ed ecco che ce l’ho fatta.
Il vero successo non è il raggiungimento di denaro o potere, è la consapevolezza di poter vivere la propria vita con una marcia in più, quella dignità coltivata negli anni che ci rende fieri delle nostre azioni e che ogni tanto sa far commuovere chi è al nostro fianco.
Ho passato la vita a combattermi invece che a combattere, così ho perso con me stesso e non ho vinto.
Se vinci verrai premiato, se perdi accettando la sconfitta sarai migliorato.
Migliore non è chi dice di esserlo, ma chi lo dimostra.
Combattiamo all’infinito. Combattiamo senza curarci di quanto ci costa, delle sconfitte che incassiamo, dell’improbabilità del successo. Combattiamo fino all’ultimo respiro. Non è una questione di coraggio. L’incapacità di arrendersi è un dato caratteriale. Forse è semplicemente stupida fame di vita.