Epitteto – Successo
Chi desidera eccellere deve misurarsi in ciò che è di per sé eccellente.
Chi desidera eccellere deve misurarsi in ciò che è di per sé eccellente.
Il miglior modo per convincere uno sciocco che ha torto è di lasciargli fare a modo suo.
È molto meglio osare cose straordinarie, vincere gloriosi trionfi, anche se screziati dall’insuccesso, piuttosto che schierarsi tra quei poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nel grigio e indistinto crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
Vicino alla vittoria non è colui che ha più punti, ma chi ci arriva in minor tempo.
La gente fa così, è cattiva con quelli che perdono.
Era fatto così, lui. Un po’ come il vecchio Danny: non aveva il senso della gara, non gli fregava niente sapere chi vinceva, era il resto che lo stupiva. Tutto il resto.
A questo mondo c’è chi può permettersi una cena d’affari e chi fa un affare se cena.
Tutte le ambizioni sono giustificate, ad eccezione di quelle che si arrampicano sulle miserie e sulla credulità umana.
Raramente nella corrida vince il toro. Gli manca lo stimolo economico.
La gente non conosce la propria fortuna, ma quella degli altri non le sfugge mai.
Se vuoi vincere allora impara a perdere, a perdere, a perdere e ancora a perdere.
È meglio un fallimento coi fiocchi, che ogni tipo di innocuo successo.
Se pensi al successo, ti chiedi: “Ma cosa da veramente il successo?”Ti risponderai: “Niente di ciò che voglio veramente…”
Più è arduo il percorso, più soddisfazione proviamo quando vinciamo.
Resistere nel corso della vita come una roccia nel mare, imperturbabile e irremovibile di fronte alle onde incessanti.
Il successo sembra essere soprattutto una questione di resistenza quando gli altri hanno mollato.
Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è.