Susan Cheever – Figli e bambini
Dal primo momento che la vidi, una creaturina rossa illuminata dal chiarore irreale della sala operatoria, la amai con un’intensità alla quale, la vita, fino ad allora, non mi aveva preparata.
Dal primo momento che la vidi, una creaturina rossa illuminata dal chiarore irreale della sala operatoria, la amai con un’intensità alla quale, la vita, fino ad allora, non mi aveva preparata.
Vorrei tornare negli anni dei nostri padri, per veder se davvero fossero così perfetti. Vorrei che si invertissero i ruoli, vorrebbero tornare subito genitori.
Dentro gli occhi dei bambinic’è la salvezza dell’umanità!Impariamo a leggere i loro occhi,e cesseranno tutte le guerre del mondo.
I figli il mio futuro. La loro felicità, la mia gioia. La loro serenità la mia pace. Il loro amore La mia felicità… i loro giorni la mia Eternità!
Stanchezza… stanchezza ti fai sentire…alla fine di una bella giornata,ma occhi sorridono soddisfatti…e pensieri dolci e sereni cullano la mente…è la vita… è la vita la più forte.
Gli uomini che non si vantano della vittorie, delle conquiste, delle proietà, si vantano in maniera esagerata dei loro nipoti.
Nella voce schietta dei bambini è racchiusa la poesia del Natale: dai loro canti scorre la bontà, che come fiume d’amore rompe gli argini della diffidenza, donando un frammento d’incanto anche a chi ha dimenticato il proprio candore.