Susan Randall – Cielo
E poi si affaccia la sera, guardo triste le stelle, e cosa resta? Se non io, le stelle ed i miei sogni!
E poi si affaccia la sera, guardo triste le stelle, e cosa resta? Se non io, le stelle ed i miei sogni!
La nuvola era sorta dalle parti infedeli di Levante, dal mare, elemento dei meno devoti, e veniva così in fretta, piccola e rabbiosa, che nel tempo d’andare e tornare di sagrestia già spuntava sul filare dei pioppi in fondo allo stradale della canonica: d’un tratto si torsero e si piegarono investiti come da un fuoco. Tutta la campagna fu presa da una fosca disperazione di vento.
Si cerca sempre quel che non esiste, e si vuole quello che non svanisca e, che non duri un sol giorno.
Non basta la speranza a togliere quel peso della vita che non ti lascia neanche camminare. E ti chiedi perché, fermandoti a pensare non più ai quando, ma ai come, solo per andare avanti.
Cielo diventa nero. Cielo fatti più scuro, solo un po’, così che la tua luce…
Nasce la notte quando il giorno è già morto da un pezzo.
I ricordi sono sculture, dell’anima!