Susan Randall – Stati d’Animo
Ti svegli, ti guardi intorno ed incontri un pensiero, sorridi, forse, forse oggi è l’oggi di ieri.
Ti svegli, ti guardi intorno ed incontri un pensiero, sorridi, forse, forse oggi è l’oggi di ieri.
Niente mi emoziona più dell’essere capito.
Una parola è una possibilità, uno sguardo è una promessa.
E poi ti senti terribilmente solo, col la tua paura più grande, implodendo a te stesso, facendo dell’egoismo la cura ai mali che gli altri, inevitabilmente, ti hanno provocato dentro. Implori il cielo in giorni migliori e soprattutto in persone migliori… anche se le peggiori continui ad amarle, e ti odi per questo. Ti ripeti che non puoi farne a meno, prometti di impegnarti per sopprimere il ricordo, e allora scatta la cancellazione. Inizi a chiamare le persone per cognome, dimentichi i compleanni, ricevi circa cento messaggi a settimana di gente sconosciuta. Sarà lì che dirai: è arrivato il momento di mettere ordine nella mia vita.
Nei miei rari momenti di lucidità. Non ci capisco niente.
Forse niente sarà più come prima, quando passi dentro a quel periodo chiamato “delusione” nulla dopo appare più come lo hai lasciato. Improvvisamente riesci a leggere sui volti quello che avresti dovuto capire prima. Riesci a scorgere quasi impercettibilmente il buono che credevi ci fosse in quelle persone. Da quel giorno sarai più diffidente, ti fiderai di più del tuo istinto e non ascolterai più le parole, ma prima di crederci aspetterai i fatti.
Ho amato persone sbagliate e ho perso. Ho amato sono stata amata, ma è arrivata comunque la fine. Ho creduto nell’impossibile e sottovalutato il possibile, ma qualunque cosa che io abbia fatto ho solo seguito quello che sentivo e anche se adesso sta dietro me ciò che mi ha insegnato lo porterò con me per sempre.