Susan Randall – Stati d’Animo
O sono io che non ho capito un cazzo della vita. O la vita non ha capito un cazzo di me!
O sono io che non ho capito un cazzo della vita. O la vita non ha capito un cazzo di me!
Tutto l’Universo aspira alla libertà, eppure restiamo prigioniere delle nostre stesse catene.
L’apparenza può ingannare, l’anima, mai!
Non chiedo poi tanto, se aspiro a qualcosa che ripaghi un po’ delle mie sofferenze. Non sono altezzosa, se chiedo finalmente un po’ di sana serenità. E nemmeno egoista se adesso sento la strana necessità di pensare a me. Non odiatemi se ogni tanto vi dirò: “no. Mi dispiace, ma non posso”. Non giudicatemi se alcune volte non ascolterò le vostre paure e i vostri dolori. Non fraintendetemi se, pensando un po’ a me, mi sfuggirà un vostro silenzio pieno di parole. Ho solo staccato un attimo la spina dal “mondo” per poter ricollegare un po’ quella che ha riacceso finalmente “me stessa”.
Dell’insenatura tra i monti mi piace la nebbia bassa, come pianto per il sangue dei tramonti feriti che spargono il rosso al colpire delle lame di cielo stanco. Scurisce sul declivio del sole dall’aspetto dei guerrieri vinti. Il mio cuore aveva i raggi.
I sentimenti a volte sono solo il parto di un cuore che disegna contorni di fumo che man mano sfumano.
Ci sono amori e amori. Ad esempio c’è quel tipo d’amore che con un bacio ti toglie il respiro, e dimentica di ridartelo.