Susan Randall – Stati d’Animo
Come posso pensare alle bellezze dell’universo, quando lo stesso piange nella miseria!?
Come posso pensare alle bellezze dell’universo, quando lo stesso piange nella miseria!?
È inutile cercare un senso quando non c’è. Quando non riesci a distinguere tra l’alba e il tramonto perché la tua anima si è abituata a vivere al buio. Quando non riesci a vedere una via d’uscita, quando il dolore ti ha travolto e sopraffatto, quando la speranza è l’unico motivo per cui trascinare la propria vita in attesa di essere più forte e riprendere il cammino.
Nuvole… Esisto senza che io lo sappia e morirò senza che io lo voglia. Sono l’intervallo tra ciò che sono e ciò che non sono, fra quanto sogno di essere e quanto la mia vita mi ha fatto essere, la media astratta e carnale fra cose che non sono niente, più il niente di me stesso. Nuvole… Che inquietudine se sento, che disagio se penso, che inutilità se voglio!
Ok io sono diversa, lo ammetto, perché in testa non ho solo capelli, ma una rivoluzione!
Sono ormai arrivato al punto che mi son rotto le palle di rompermi le palle.
Ti riconoscerei tra mille voli di farfalle, tra mille volti sconosciuti; dentro una bolla d’aria colorata ci sarai sempre.
Se il tuo bagaglio emotivo pesa troppo, devi fare una scelta: abbandoni lui o rimani a terra tu. Pensaci.