Susan Randall – Stati d’Animo
Se ieri eravamo e oggi siamo, domani è forse. Allora vivi adesso. Domani? Resta mistero!
Se ieri eravamo e oggi siamo, domani è forse. Allora vivi adesso. Domani? Resta mistero!
L’immaginazione ti fa volare dove la realtà ti ferma.
Forse sono nato per amare, quasi certamente per soffrire, ma sicuramente per non perire.
A volte ci arrabbiamo perché le cose non vanno come noi vorremmo. Ci angosciamo e ci arrabbiamo perché le persone giudicano, senza sapere cosa noi ci portiamo dentro. Posso dirvi che non serve, non serve odiare chi ci odia, non serve arrabbiarci con un “destino” che sembra essersi dimenticato di noi. Concentratevi su quello che dentro di voi è rimasto saldo, anche se è poco sarà quel poco a portarvi dove volete arrivare. Non odiate nemmeno se siete odiati. Non rimpiangete mai di aver lasciato dietro qualcuno che non si è accorto di voi nemmeno quando gli eravate vicino. Non sottovalutate mai i gesti, le parole e le offese non sta a voi perdonare. Perdonate solo voi stessi per aver scelto le persone sbagliate a cui dedicare del tempo, ma dimenticatevi del male ricevuto e con il sorriso proseguite. Questo fa di voi persone fiere, con la coscienza pulita e meritevoli di quel premio che la vita vi fa attendere, ma che prima o poi vi regalerà. Abbiate fiducia in voi stessi, e invece che piangere e dire “non me lo meritavo!”, cominciate a sorridere e camminare fiduciosi… Perché prima o poi potrete dire: “Ce l’ho fatta perché me lo merito!”.
Io vorrei qualcuno che mi togliesse il fiato, non il sorriso.
Mi son persa la risposta, nell’attesa del quando!
È difficile rimanersene li in silenzio e far finta che non te ne importi nulla, mentre invece quel “nulla” era tutto quello a cui non avresti mai voluto rinunciare, per me quel nulla era tutto, era una ragione per respirare, per sognare, per sperare… era la ragione per cui avrei dato la vita. E adesso? Adesso non c’è più nulla per cui valga la pena di continuare ad esistere.
L’immaginazione ti fa volare dove la realtà ti ferma.
Forse sono nato per amare, quasi certamente per soffrire, ma sicuramente per non perire.
A volte ci arrabbiamo perché le cose non vanno come noi vorremmo. Ci angosciamo e ci arrabbiamo perché le persone giudicano, senza sapere cosa noi ci portiamo dentro. Posso dirvi che non serve, non serve odiare chi ci odia, non serve arrabbiarci con un “destino” che sembra essersi dimenticato di noi. Concentratevi su quello che dentro di voi è rimasto saldo, anche se è poco sarà quel poco a portarvi dove volete arrivare. Non odiate nemmeno se siete odiati. Non rimpiangete mai di aver lasciato dietro qualcuno che non si è accorto di voi nemmeno quando gli eravate vicino. Non sottovalutate mai i gesti, le parole e le offese non sta a voi perdonare. Perdonate solo voi stessi per aver scelto le persone sbagliate a cui dedicare del tempo, ma dimenticatevi del male ricevuto e con il sorriso proseguite. Questo fa di voi persone fiere, con la coscienza pulita e meritevoli di quel premio che la vita vi fa attendere, ma che prima o poi vi regalerà. Abbiate fiducia in voi stessi, e invece che piangere e dire “non me lo meritavo!”, cominciate a sorridere e camminare fiduciosi… Perché prima o poi potrete dire: “Ce l’ho fatta perché me lo merito!”.
Io vorrei qualcuno che mi togliesse il fiato, non il sorriso.
Mi son persa la risposta, nell’attesa del quando!
È difficile rimanersene li in silenzio e far finta che non te ne importi nulla, mentre invece quel “nulla” era tutto quello a cui non avresti mai voluto rinunciare, per me quel nulla era tutto, era una ragione per respirare, per sognare, per sperare… era la ragione per cui avrei dato la vita. E adesso? Adesso non c’è più nulla per cui valga la pena di continuare ad esistere.
L’immaginazione ti fa volare dove la realtà ti ferma.
Forse sono nato per amare, quasi certamente per soffrire, ma sicuramente per non perire.
A volte ci arrabbiamo perché le cose non vanno come noi vorremmo. Ci angosciamo e ci arrabbiamo perché le persone giudicano, senza sapere cosa noi ci portiamo dentro. Posso dirvi che non serve, non serve odiare chi ci odia, non serve arrabbiarci con un “destino” che sembra essersi dimenticato di noi. Concentratevi su quello che dentro di voi è rimasto saldo, anche se è poco sarà quel poco a portarvi dove volete arrivare. Non odiate nemmeno se siete odiati. Non rimpiangete mai di aver lasciato dietro qualcuno che non si è accorto di voi nemmeno quando gli eravate vicino. Non sottovalutate mai i gesti, le parole e le offese non sta a voi perdonare. Perdonate solo voi stessi per aver scelto le persone sbagliate a cui dedicare del tempo, ma dimenticatevi del male ricevuto e con il sorriso proseguite. Questo fa di voi persone fiere, con la coscienza pulita e meritevoli di quel premio che la vita vi fa attendere, ma che prima o poi vi regalerà. Abbiate fiducia in voi stessi, e invece che piangere e dire “non me lo meritavo!”, cominciate a sorridere e camminare fiduciosi… Perché prima o poi potrete dire: “Ce l’ho fatta perché me lo merito!”.
Io vorrei qualcuno che mi togliesse il fiato, non il sorriso.
Mi son persa la risposta, nell’attesa del quando!
È difficile rimanersene li in silenzio e far finta che non te ne importi nulla, mentre invece quel “nulla” era tutto quello a cui non avresti mai voluto rinunciare, per me quel nulla era tutto, era una ragione per respirare, per sognare, per sperare… era la ragione per cui avrei dato la vita. E adesso? Adesso non c’è più nulla per cui valga la pena di continuare ad esistere.