Susan Randall – Stati d’Animo
E, poi ti soffermi perdendoti in un dolce pensiero, un pensiero che spesso supera la realtà.
E, poi ti soffermi perdendoti in un dolce pensiero, un pensiero che spesso supera la realtà.
Voglio un pensiero, capace di leggere tutto ciò che si cela nella mia mente. Potente, da scavarmi dentro. Impudico, da farmi arrossire. Indecente, all’altezza delle mie più perverse fantasie.
Ho sperato tanto che il tempo cambiasse le cose, alla fine il tempo e le cose hanno cambiato me!
Martina pensò che la vita non si ferma, è una pietra che rotola, un ruscello che arriva a valle e diventa un fiume. La vita genera vita.
Non ti ho lasciato ancora, lo hai fatto tu.
Semplicemente perché io lo avrei fatto, ed è questo che mi rode dentro, che mi consuma, che mi corrode pian piano. Continuo a ripetermi che io me li sarei conservati degli istanti di tempo tutti per te. Invece tu non fai lo stesso. Mi piacerebbe che accadesse: che le tue notizie mi arrivassero davvero, che fossi tu a raccontarmele con gli occhi che brillano, il sorriso che abbaglia. Ti chiedo solo questo. Ti chiedo di avere il coraggio di prendere del tuo tempo e dedicarlo a me, di confessare che non ne puoi più di noi, che hai bisogno di te stesso e di nient’altro. Perché non credo che la tua sia mancanza di coraggio, ma soltanto stronzaggine.
Sono consapevole che io ho avuto quell’amore folle, quello fatto di tormenti, passione, parole mai dette e capite, pensieri uniti, occhi dentro gli occhi. E so che non potrò mai avere quello che ho condiviso con lui. Non ricercherò una luce riflessa. La luce l’ho avuta ed è dentro di me, dove lui resterà per sempre.