Susan Randall – Stati d’Animo
E, poi ti abitui anche a quel sempre che non era poi cosi sempre, ti abitui ad ingoiare quella lacrima che porta un nome indelebile graffiato sull’anima, sempre, che non era per sempre.
E, poi ti abitui anche a quel sempre che non era poi cosi sempre, ti abitui ad ingoiare quella lacrima che porta un nome indelebile graffiato sull’anima, sempre, che non era per sempre.
Mi hai chiesto come fai a sorridere sempre? Ti ho risposto, non ho più lacrime, mi hai chiesto, come fai a credere che domani sarà migliore? Ti ho risposto, se non credo è quasi morire, mi hai chiesto, come fai a non morire? Ti ho risposto sorridendo, mentre. Tu piangevi, vedi cara amica, nella speranza vi è vita, nell’anima il mio credo, nel mio credo risiede la mia forza! Mi hai guardata, hai asciugato le tue lacrime… sussurando quasi ad aver paura di parlare, grazie, per la tua fede per la tua speranza per la tua forza! Ho ingoiato le lacrime ed ho sorriso!
Siamo attimi alla mercé del soffio della vita, dipinti dagli eventi, sognatori sopravviventi.
Io voglio un cielo tutto mio. Un cielo nuovo ancora da scartare o al massimo lavato e stirato, con le nuvole che sanno di buono anche se piove. Perché credo di meritarlo come donna o semplicemente perché il blu è il mio colore preferito. Un cielo solo mio, dove poter volare se serve o semplicemente sedere ai suoi bordi per godermi il panorama – Pensieri leggeri e piedi dondolanti che giocano a sfiorare la realtà.
Non sono uno scrittore, né un poeta. Sono semplicemente un uomo che dalla vita ha preso il giusto, e il cattivo, per arricchire questo cuore di quello che riesce a dare.
Non è forse l’amore, l’unica chiave che apre la porta dell’anima?
Così è l’amore: due bambini che scoprono il primo bacio e non sanno cosa stia accadendo.