William James – Stati d’Animo
Non c’è un essere umano più infelice di quello in cui nulla è abituale tranne l’indecisione.
Non c’è un essere umano più infelice di quello in cui nulla è abituale tranne l’indecisione.
Mi piacciono le cose imperfette, apparentemente venute male. In loro ritrovo bellezza e serenità. In loro so di essere “al sicuro”.
Per quanto vogliamo dimenticare, il passato è sempre lì che bussa alla porta dei ricordi. Prepotente si fa spazio tra le vie del cuore. Non c’è modo per allontanarlo. Sa che impossibile è dimenticare, sa che potrà essere ricoperto da milioni di gesti, di carezze del presente, ma lui sarà sempre una ferita aperta che non si rimarginerà mai. Sarà quella porta socchiusa, e quella spina nell’anima, che nonostante i nostri sforzi segnerà per sempre il nostro agire e il nostro essere!
Quante volte ho letto e riletto quei messaggi facendomi del male da sola!
Non è il colore degli occhi che conta, è l’espressione che hanno, non conta se la bocca è sottile o carnosa, conta ciò che ne esce, non conta se i capelli sono biondi o neri, conta cosa c’è sotto.
La sofferenza tocca l’anima sporcando il bello dell’essere vita.
Sai quanto fa e quanto dice una spalla su cui piangere, possiamo far i forti quanto vogliamo ma nei momenti più cupi che un individuo ha; un conforto, una pacca sulle spalle, dice tanto e fa tanto.