Susan Randall – Tristezza
Non rimpiangerò mai le lacrime versate, e mai smetterò di guardare l’orizzonte, il mio dolore resterà infinito troppa era la sofferenza dei perché mai avuti nel tempo dei quando ancora! Riscaldami sole!
Non rimpiangerò mai le lacrime versate, e mai smetterò di guardare l’orizzonte, il mio dolore resterà infinito troppa era la sofferenza dei perché mai avuti nel tempo dei quando ancora! Riscaldami sole!
Notte fonda, luci spente, io e me stessa, non dormo, vorrei, insonnia? Certo, o forse no!? Mi perdo in me stessa, chiudo gli occhi, immagini. Quasi prendono forma, immagini felici, forse mi addormenterò, penso! Lo vorrei, immagini passate, avvolgono anche il respiro. Notte! Non passi, vorrei, ma, troppe immagini belle! Poi, incubi, Paure, forse, o forse è solo un altra notte, una maledetta insonne notte!
È difficile dimenticare una persona a cui hai tenuto tanto, e quando credi di esserci riuscita il suo ricordo riaffiora prepotente insieme al sapore dell’amarezza.
La sofferenza si abbraccia alla disperazione, e rinasce con la speranza!
L’amore, la creazione dell’umanità. E noi lo stiamo sporcando!
Spesso chi ci vive vicino è cieco mentre, chi è lontano, vede tutto il nostro dolore.
Quando sono triste sono costantemente circondato da felicità, e quando sono felice da tristezza… il mondo ce l’ha con me.