Susan Randall – Vita
L’emozione più bella della vita? Vivere, vivere e vivere, sorridere, sorridere e sorridere. L’emozione più della vita? Gridare al mondo io sono e tu non mi cambierai!
L’emozione più bella della vita? Vivere, vivere e vivere, sorridere, sorridere e sorridere. L’emozione più della vita? Gridare al mondo io sono e tu non mi cambierai!
Vita corrose dalla logorante inquietudine, di un cercare senza fine. E poi capita di accorgerti che quello che rincorrevi affannosamente in lungo e in largo, “era appena fuori l’uscio di casa”.
Non dobbiamo mai dimenticare che ogni giorno, ogni minuto che passa è sempre un dono prezioso per cui bisogna cogliere tutto ciò di meraviglioso che esso riserva.
Il tempo scivola sempre ma alla fine siamo noi che cadiamo.
Vero; il mondo virtuale ti fa sentire importante, più di quanto tu possa mai pensare nel reale, riesci ad acquistare quella sicurezza che mai hai creduto di possedere. Perfetti sconosciuti ti danno attenzioni che neanche la persona più cara ti ha mai dato. Più entri nel virtuale e più ti allontani dal reale, quasi quella realtà fosse un peso, già quella realtà composta dalle persone che ami, dal tuo lavoro, dalla tua vita che, se pur fosse sgangherata ti appartiene.
Ideali, fantasie, pensieri, meditazioni, sogni… tutto un’evanescenza, ma in fondo, lo è anche l’uomo stesso.
Ogni istante, ogni ora, ogni giorno sono unici ed irripetibili. Una frase scontata? Forse sì, ma pensiamo a quante volte siamo assenti all’appello del nostro Presente proiettati nel futuro o nel passato. Un’esistenza, la nostra, sottratta alla magia del Carpe Diem, dove l’Essere è quantificato, mortificato da una realtà basata sull’Avere dove l’Apparire, sovrano, apre scenari teatrali accattivanti che, beffardi, ci invitano a un gioco di ruoli per raggiungere effimeri traguardi… lontani da noi stessi.