Susan Randall – Vita
Sono arrivata al dolce, ma quanto amaro ho ingoiato e quanto ancora me ne aspetta!
Sono arrivata al dolce, ma quanto amaro ho ingoiato e quanto ancora me ne aspetta!
Quando vedrai la tempesta schiantare la foresta, e i terremoti scuotere la terra, e il fuoco bruciare la tua casa, di a te stesso: credo che la foresta si rifarà, la terra tornerà nella sua immobilità e io ricostruirò la mia casa.
Viviamo in un mondo di attese, e di arrese.
Cresci, o vita,nel manto dell’amoresì che il sole mait’abbandoni.
A volte preferirei essere analfabeta, che leggere negli occhi di chi mente!
Mai dimenticarsi di chi ci ha fatto del bene, anche se poi ci ha voltato le spalle. Mai dimenticarsi di chi ci ha ferito, anche se la tua anima sanguina ancora per questo. Mai dimenticarsi di chi siamo, anche perché siamo figli della stessa medaglia. Non dimentichiamoci che a volte possiamo riflettere un viso non nostro.
È essenziale – in questa frenesia – trovare la giusta dose di entusiasmo: bisogna godere della vita, guardando il bicchiere mezzo pieno. La vita bisogna “acchiapparla”, “tenerla stretta”, “divorarla”, perché è in quel bicchiere mezzo pieno l’eternità. Il resto è già finito.