Susanna Tamaro – Anima
Non avevo un centro dentro di me, di conseguenza non sopportavo di vedere all’esterno ciò che avevo al mio interno.
Non avevo un centro dentro di me, di conseguenza non sopportavo di vedere all’esterno ciò che avevo al mio interno.
E capita di sentirsi d’improvviso tristi, tutto sembra come il giorno prima, ma le lacrime pungono, un senso di dignitosa compostezza le fa trattenere. Non c’è un motivo preciso, ma un insieme di ragioni che si agitano nell’anima e urtandosi scatenano per fortuna un pianto liberatorio, quel liberarsi dell’energia accumulata che è il preludio dell’aprirsi ad accogliere, immediatamente dopo il pianto, la gioia che, non attesa, ci invade! Come dire: dopo la tempesta, sempre, torna il sereno!
Le carezze non partono solo dalle mani, ma anche dal cuore, da uno sguardo e dall’anima!
Sei tu poesia in questa notte di malinconia…sei tu acqua in questo mio deserto…sei tu…
Separati dalle circostanze, saremo uniti in quelle che sono dell’anima le stanze.
Ogni ricordo ha un profumo che incatena l’anima.
Non trasformare la tua anima in una grotta fredda, perché non vedrà mai la luce…