I ricordi tristi sonnecchiano per tanto tempo in una delle innumerevoli caverne del ricordo, stanno li anche per anni. Per decenni, per tutta una vita. Poi, un bel giorno, tornano in superficie, il dolore che li aveva accompagnati è di nuovo presente, intenso e pungente come lo era quel giorno di tanti anni fa.
Ci sono dolori nella Vita che nessuna parola, nessun sorriso, nessun aiuto potranno mai lenire!
La solitudine mi ha fatto doppia perché io non fossi più mancante dell’altro. È attraverso l’altra voce dentro me che mi faccio compagnia: scissa, ma unita; rotta, ma intera; una, ma non una.
Cos’è la realtà se non la tristezza materializzata…
Il rischio è il sale della vita. E chi porta ferite ancora aperte lo evita accuratamente.
Poi, arriva la tristezza. Non ti “accorgi” quando arriva ma la “scorgi” e non puoi fare altro che attendere perché, comunque, arriva.
È strano, pensavo al futuro ma guardavo sempre il passato e nel mezzo mi perdevo.