Suzanne Collins – Morte
Non morire per me, non mi faresti di certo un favore.
Non morire per me, non mi faresti di certo un favore.
Invidio i morti, e solamente con loro mi cambierei.
Sono sempre molto colpito vedendo la gente semplice commuoversi davanti al dolore di un bambino, di una madre, di un vecchio. Di fronte alla miseria, alla povertà, alla sofferenza dei deboli. Mi turba la gente che piange per la morte di un missionario, di un poliziotto, di un personaggio noto e amato, che porta un mazzo di fiori davanti alla sua casa o al suo funerale.
La cosa ridicola è che abbiamo una vita piena di dubbi e di incognite e non le temiamo. La morte è l’unica certezza che abbiamo e ne siamo terrorizzati!
Sappiamo che tutto scorre, il tempo, l’acqua in un fiume, il sangue nelle nostre vene. E viviamo tutta la nostra vita chiedendoci cosa ci sia alla fine di tutto questo scorrere.
Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.
Usare il tempo della propria esistenza, in maniera consapevole del bene e male, è cosa buona prima che la morte ci separi da questa dimensione.