Alessandra Dessi – Vita
Urla la vita nel mio cuore, nei miei pensieri, nel mio sangue che incessantemente segue il suo corso senza darti tregua, respiro. Le scelte vanno fatte e devi essere forte senza mai smettere di rialzarti.
Urla la vita nel mio cuore, nei miei pensieri, nel mio sangue che incessantemente segue il suo corso senza darti tregua, respiro. Le scelte vanno fatte e devi essere forte senza mai smettere di rialzarti.
Ho camminato lungo la riva ascoltando il rumore dei miei pensieri che lottavano cercando un senso in quello che vediamo, proviamo. Uomini lontani uno dall’altro e per paura nascosti nel giardino del nostro io. Che vita è far finta di volere il sole e desiderare la luna?
Mi sento ancora dentro una palla di cristallo senza riuscire ad uscire da questa vita che a volte ci soffoca. Il vetro è spesso, duro, freddo. Non voglio più parlare, voglio solo ascoltare e non piangere più per ciò che ho perso.
La vita che scorre, lacrime calde che scivolano sul mio viso, la luna nel cielo, il sole che riscalda il mio corpo. Desiderio di far l’amore, la lettera di un’amica che mi commuove, la dolcezza di una madre, il sorriso di un padre, la musica che ascolto, le parole, i silenzi, i pensieri, le fantasie, il mare e credere sempre di superare gli ostacoli senza dimenticare la luce stretta fra le mani.
Fermarsi a pensare alla vita che va avanti, una vita che non aspetta di seguire il suo corso, non ti rincorre per dirti ciò che davvero senti di voler fare e se guardo dentro me stessa la paura delle volte mi gela da fermare i miei passi. Ma amo la vita e devo correre più veloce perché non ho fatto abbastanza per curare il giardino della mia anima. Non devo dare colpa al tempo che lentamente fa cadere piccole gocce di rugiada a distruggere le speranze. Devo rialzarmi ogni mattina e fare tutto il possibile, provare, magare anche sbagliare e non dare le colpe a chi accanto a me fà il possibile per non smettere di credere. Guardo le mie mani fredde che a poco a poco si riscaldano sempre di piu, stringo forte i pugni e urlo e penso che davvero posso essere l inizio di tutto ciò che voglio se davvero voglio.
Cieli perlati e profumo di libri raccontati da un vecchio saggio, stare all’ombra e in disparte per vedere nascere la primavera, raccogliere attimi e respirare la luce della luna che si specchia in un mare di esuberante profondità. Ho aspettato e le risposte sono arrivate da un coniglio parlante che rideva sopra un altalena di sogni che possono davvero volare se ci credi. Il vento mi sfiora i capelli e il profumo della mia pelle mi ricorda le dolci corse sui fiumi di cristallo. Non voglio più far finta di ascoltare il rumore dei miei pensieri perché tutto, ogni parola detta, ogni gesto fatto nel bene e nel male ritorna indietro a mostrare ciò che sono, realmente, e allora se non lo farò non potrò più abbracciare il sole perché la luna vedrà i miei occhi e capirà che il mio cammino non è stato vissuto secondo le mie scelte e secondo ciò che volevo ma secondo le scelte e ciò che volevano gli altri. E allora che vita è? Devo urlare per quanto è possibile e lottare perché anche la più piccola luce non si possa mai spegnere.
Vorrei che sentissi i miei passi uomo che si è staccato dalla mia mente, lontano da sentieri che non percorrerai più. Ti vengo incontro ma la volontà di ricominciare non ti sfiora il cuore. Vorrei, vorrei che venissi a toccarmi il corpo. La speranza mi rovina e devo allontanarla, lontano, dove nemmeno le piume delle ali di un angelo possono trovarla. Voglia di bagnare specchi sporchi attaccati ad un muro e dove non possa più guardare il mio volto. Credere in qualcosa che sta finendo di bruciare nell’acqua fredda di un mare di cristallo. Raggiungere un arcobaleno che si stacca da vortici di trasparente abitudine.
Dover riaffrontare tutto da sola senza quell’angelo mi terrorizza e mi lascia senza respiro, Una lunga notte mi aspetta e lui non potrà sentire le mie lacrime calde scendere sul mio viso. Ha colpito il mio cuore, la mia anima e non voglio soffrire. Ma lui non vuole ciò che voglio io e questo non va bene perché comporterebbe cadere senza più riprendere il volo. Io credevo alle sue parole sincere ma dovevo darle il giusto peso, ma come potevo se lui è arrivato in un momento fragile della mia vita ad avvolgere le mie paure. Ma forse è tutto un immagine stupida della mia mente e lui è solo ciò che volevo che fosse… o forse no.
Avrei voluto dire le parole giuste, quelle che nonostante tutto aggiustano le cose, quelle che nel silenzio fanno rumore, quelle che nell’attesa bruciano di pioggia che cade e leva via tutti i dolori. Avrei voluto parlare semplicemente, come una bambina, con tenere parole fatte di arcobaleni colorati, di caramelle sbucciate e forse avresti capito cosa dicevano le mie lacrime, i miei sbagli, i miei silenzi… forse avresti capito che nonostante le mie piccole mani sporche di cioccolato, il mio sorriso e la mia anima erano lì solo per te.
Non dimenticarti mai di vivere di vivere, la vita è più forte del dolore. Vivi, vivi liberamente senza avere paura e senza dimenticare la semplicità e l’umiltà.
Cercare sempre una luce rincorrendo il sole sopra mari di inafferrabile essenzialità, non voglio rincorrere silenzi che non fanno rumore, voglio raccogliere a piedi nudi l’acqua del cielo e dipingere i miei pensieri di tutto ciò che voglio per danzare sopra un piccolo granello di sabbia.
Il mare dolce conforto nei ricordi più dolci e dolce compagnia nei passi svelti di un’anima che nuota fra le sue onde senza fermarsi e anche se potrò affogare riuscirò a risalire, o almeno farò tutto il possibile per farlo. La sensazione che dal cielo possa cadere una speranza e possa con una carezza raccogliere le mie paure e trasformarle in dolci certezze.
I soldi… i soldi… come dividono le persone, tutto si riduce a una melodia che fa un duraturo giro sotto mani che tengono strette monete d’oro… che quando cadono fanno il rumore di una caraffa di vino che si rompe lasciando solo parole vuote, che perdono tutta la loro magia, la loro intensità.
Ci saranno mille fiori, fiori che cadranno al primo soffio di vento, fiori che sentiranno la gioia e il dolore, fiori più sensibili e meno sensibili, fiori che saranno uniti da radici così forti che sapranno crescere sempre verso la luce anche se avranno accanto a sé un ombra.
Veloci sfumature e una farfalla tra le mani che prende il volo e senza farsi fermare dal buio si ferma per un istante sopra la corteccia di un albero e le sue ali diventano come due fogli di cristallo che si riempiono della luce del sole e la rugiada che cade sopra le sue ali non le impedirà di volare.
Il respiro lento, la paura di essere letta dentro e non trovare ancora il coraggio di essere ciò che sono. Non voglio paura ma solo il coraggio di essere me stessa liberamente.
Ho rivisto ciò che eri, un diamante cresciuto in un terreno così incolto… e guarda ora brilli da non poter guardare ciò che sei dentro.