Alessia Auriemma – Stati d’Animo
Io non ho imparato a sorridere. Ho conosciuto la tristezza e ho cominciato a ridere per non morire dentro.
Io non ho imparato a sorridere. Ho conosciuto la tristezza e ho cominciato a ridere per non morire dentro.
Il cuore non ha tempo. Non conosce cosa è oggi e cosa è ieri.Se ci pensi, i ricordi, se sfiorano la mente sono tali. Se arrivano al cuore non sono più ricordi.
Io cerco di danzare anche se mi dicono che la terra sotto i miei piedi è troppo dura. Io voglio sognare.
Gli adulti hanno uno strano modo di guardare i giovani. Credono che “crescere” significhi smettere di sognare.
Chissà perché si fa fatica a ricordare i momenti belli. Chissà perché troviamo tanta fatica a tenerceli stretti.
Dio ha creato il mondo senza porre gerarchie. L’uomo ha creato piramidi di razze e culture.
Siamo diversi nel reagire ma ognuno si crea quella parvenza giusta per poter andare avanti ma in fondo tutti noi abbiamo dei graffi ai quali vorremmo dare meno importanza di quella che hanno.
C’è sempre un tempo per imparare dai propri errori. Come c’è sempre un tempo di rimediare, mettere da parte ogni cosa e cercare quello che ti fa stare bene. Perché quando sbatti contro un muro, se vuoi davvero qualcosa, più forte è la botta, più grande è il rialzarsi perché hai visto il brutto e sai cosa cambiare, cosa realmente vuoi.Le cose vere, per me, sono tutto questo. Se davvero finiscono forse non sono quelle così forti da non tramontare mai. Sono solo capitoli che diventano esperienza.
Ci sono persone che non finiscono mai di amarsi.Semplicemente si stringono,aprono le vele delle loro barche nelle tempestee insieme solcano i mari delle loro vite.Puoi vederle perdere la rotta, ma,in qualsiasi bufera, reggono insieme il timone.Le puoi vedere al tramonto, sui vecchi moli in disuso.Mano nella mano, la loro storia è dentro i loro occhistanchi ma felici.Spesso puoi trovarne qualcuna seduta su una panchina.E, nella sua solitudine, stringe la felicità.Hanno vissuto non come dovevano, ma, come volevano.Non per amore, ma, con amore.E la gioia non è arrivata mai dall’aver superatola tempesta.Loro hanno stretto.Hanno semplicemente stretto insieme il loro timone.
Il mondo è ciò che vivi, è ciò che fai.È questa la tua partita più scottante.Riuscire a vincere quei roundche potrebbero gettarti a terra sul campo,rovinandoti addosso la polvere.Eppure nello stesso tempo ti rovesciano dentrola vita.
Forse domani sorrideremo ripensando alle volteche abbiamo sfiorato il fondo.Tra le nostre mani questi graffi che portiamosembrano bruciare un po’ di menomentre siamo vivi un po’ di più.
Ogni ricordo ha un profumo che incatena l’anima.
Sono unica quando conosco la semplicità di ogni giorno e afferro l’eccezione di un attimo.
Siamo lo zimbello della nostra anima quando vediamo la nostra ombra in piena luce.
Ci diranno che siamo vecchi ma ogni giorno il nostro amore è nuovo,ci diranno che siamo zingari della vita,ci diranno che la vecchiaia uccide la vita,ci diranno che ad una certa età certe cose non si potrebbero fare…e noi risponderemo loro che “anche a cento anni l’amore chiama, l’amore sente, l’amore vive”.Che non ci importa se non riusciremo a stringerci con forza, lo facciamo con amore.Che non importa se le nostre rughe ci rendono brutti, siamo ancora noi nel cuore.Che abbiamo avuto tutto quello che desideravamo e abbiamo tutto ciò di cui necessitiamo.Che la vita non finisce mai, nemmeno quando è veramente finita.Che siamo contenti di conoscerci, amarci e farlo ogni giorno come se fosse l’ultimo da trascorrere insieme.
Quando ci manca una persona… ci ostiniamo a credere che sia abitudine ma forse dietro l’abitudine di averla sempre accanto c’è la consapevolezza che fare a meno di quella persona significherebbe vivere a metà.
I sogni che abbiamo condiviso li abbiamo rubati al futuro…