Alexandre Cuissardes – Società
Che la giustizia possa fare giustizia è spesso soltanto una speranza, che la malagiustizia possa “giustiziare” un innocente è sempre una certezza.
Che la giustizia possa fare giustizia è spesso soltanto una speranza, che la malagiustizia possa “giustiziare” un innocente è sempre una certezza.
Una giornalista forse impresentabile dà dell’impresentabile ad un politico forse impresentabile, e litigano pure, la cosa certa è che entrambi sono degni rappresentanti di due categorie impresentabili che rappresentano un paese ormai impresentabile.
A volte l’opinione sbagliata di un giudice fa più danni di una pistola.
In un paese dove chi giudica sa di non poter essere giudicato non può esistere giustizia.
Un paese con uno stato che permette che i suoi cittadini si uccidano è un paese dove vige la pena di morte.
È più utile al paese un anziano pensionato che coltiva l’orto o porta i nipotini a scuola che un nuovo arrivato in politica.
Ormai troppo spesso essere moderati, riflessivi, significa essere perdenti.
Hanno colpa i nostri silenzi, come le troppe parole, è una colpa lo stare fermi e lo è il muoversi troppo. Abbiamo colpa noi. Ma la colpa più grave, quasi un reato è soprattutto l’essere un moderato, essere ragionevole, avere il senso della misura.
Questo paese è diventato un manicomio dove i matti pretendono di curare i sani.
Soltanto chi giudica sapendo di non poter essere giudicato può permettersi di giudicare male.
La giustizia non riesce ad essere la risposta dello stato ai crimini, e quando si trasforma in malagiustizia diventa invece il primo dei crimini.
I cinesi stanno importando da hong kong ingenti quantitativi di di gusci di tartaruga giganti, vengono vendute come nuove case per gli italiani. Ci sono forti richieste perché per il momento non sono pignorabili da Equitalia.
Forse in Italia più che l’alcool ne ammazza le promesse mancate.
Ne sentiamo troppi di “uomini di stato” che a parole stanno dalla parte dei cittadini ma nei fatti in quella di chi li paga.
Dopo aver letto la lettera scritta da Celentano al corriere della sera sui suicidi e sul tentato omicidio di Roma possiamo limitarci a modificare un vecchio proverbio ed adattarlo ad oggi: da “scherza coi fanti ma lascia stare i santi” a “scherza con i forti ma lascia stare i morti.”
Solo uno stato giusto può permettersi di essere uno stato severo.
Nei tribunali la bilancia pende troppo spesso dalla parte di chi ha gli avvocati migliori.