Andrea De Candia – Frasi Sagge
Ricorda sempre che la meta della disperazione è la salvezza.
Ricorda sempre che la meta della disperazione è la salvezza.
A volte il “nonostante” si usa come eufemismo per attenuare un abisso chiamato “in”.
Dovendo scegliere, preferisco chi si sforza, anche contro natura, di apparire modesto a chi, di natura, non esita a mostrare la sua presunzione.
Migliorare è avvicinare sempre di più il proprio peggio al proprio meglio.
Sta tutto nello scegliere tra una grande piccolezza e una piccola grandezza.
L’autoironia mette le ali all’intelligenza.
La cosa più importante non è né vincere, né partecipare: ma, partecipando, lasciare il segno della tua vittoria.
Purtroppo, per fortuna: due facce della stessa medaglia.
Come sbagliano quelli che dicono che devi restare come sei, perché nulla si è, se non in divenire.
La carne è l’oblio della pelle.
Il corpo è la penna che regge l’inchiostro del sangue.
La ricchezza del povero sta nel non avere niente da nascondere.
La fronte è la carovana del sudore.
Non mi piace ricordare, chiamare a gran voce un ricordo e isolarlo dalla compagnia sterminata di tutte le cose che dimentico.
Il ricordo è una frattura all’osso dell’oblio.
Nella pesca dei ricordi, si agita il mare dell’oblio.
La ricchezza del povero sta nel non avere niente da nascondere.