Angela Cicolari – Frasi Sagge
Più che della forma mi preoccuperei del contenuto.
Più che della forma mi preoccuperei del contenuto.
Ogni giorno c’è la conferma che la conoscenza non basta, deve sempre poggiare sulla solida base dell’oggettività.
Mettere paura, o meglio timore, non vuol sempre dire sperare nel peggio. Peggio semmai è una salvezza fasulla, vestigia senza gloria, fiducia di ottenere dal Dio denaro e dall’oro una speranza e un futuro che non può esistere nei calcoli della scaltrezza. Il concretizzarsi di una equazione non dipende dal tempo, ma dall’equazione stessa, che nella realtà delle leggi strutturali sussiste nel suo esito ed è già conclusa non appena si comincia. Ma sapere è una cosa, esserne consapevoli è un’altra.
Una regola incondizionata, per non essere perseguitati è essenziale non perseguitare.
Ci sono due metodi per sapere la verità ed arrivare alla conoscenza. Uno parte dal ragionamento, secondo cui uno più uno fa due. L’altro è legarsi ad una complessa infrastruttura di lettura del pensiero messa in opera dagli angeli e dal Messia (oserei dire insieme ad Hitler), che ora hanno effettivamente vinto. Il secondo sistema da il potere e l’autorità divina, veste delle sue grazie estratte dall’essere di quelli che fa assassinare per ottenere lo “spirito”, ed è da evitare come la rogna. Se si vuole vivere, e non seguire il destino del loro cuore.
Se l’oscenità, l’invidia, l’avidità, le brame e gli obiettivi della brutalità e della scaltrezza, di avere il potere e la luce ad ogni costo, non danno completamente i risultati sperati, lasciando anzi una traccia, effetti deleteri, e la precisa percezione di perdizione che il Male vede, incollerito, ma che per sua natura può controllare solo in parte, la colpa di questi effetti è davvero della vittima?
Se un edificio crolla quando avrebbe dovuto stare in piedi, non si da la colpa al mattone e al cemento, ma a chi lo ha progettato e costruito.
Quando si da il via al male, per poter godere del bene che altrimenti non si aveva, e salvare contemporaneamente i propri figli e servi dalla giustizia, quella superiore agli dèi, sperare nel bene è già una illusione, perché chi lo ha preso (Dio) pensando di arricchire il suo Messia, sopravvalutando le proprie capacità, è egli stesso il male, rifiutando di vedersi, da cui non si potrà salvare.
Potrebbe mai un ladro rifiutare una cassa piena di diamanti?
I contratti, le parole, che si ottengono con la forza e che influenzano il futuro doppiamente bisogna leggerli e rileggerli con molta attenzione, per poi non fare figure barbine quando si cerca di correre ridicolmente ai ripari rimbalzando le colpe e distorcendo l’essenza senza averne le capacità, quando gli avvertimenti c’erano tutti e di più.
La forza è una delle tante virtù della natura, ma ce ne sono anche molte altre. Più forte di tutte è la saggezza. Senza di questa infatti persino la conoscenza, il sapere, non serve.
Preferirò in ogni momento una promessa giusta e onesta non realizzata, piuttosto di mille altre fatte per nascondere una rovinosa ambizione.
Credere di essere è molto più autodistruttivo rispetto a non essere.
Immagino quanto Dio sarà incavolato per dove sta andando il suo universo. Ma come. Dopo che è stato così bravo ad uccidere chi temeva opporsi al Suo potere maligno, per poter assorbire doppia energia e forza, regnare su tutto, prendere altre terre per i suoi, non è capace di salvarselo?
L’amore che si ricorda, ucciso da Dio per dare al Messia doppio Regno, è l’unica difesa contro il male… di Dio. Le croci che si sforza di attaccare a chi invidia per estrarne la sua droga oscena, lo spirito, sono inneschi, delle due energie unite, condanna dei suoi cosmi a consumarsi fino all’inferno. È dove deve andare. Tutti suoi sforzi sono inutili. Sa bene cosa penso di lui, ed è la verità: non è altro che escremento immondo di vacca. Può mettersi tutte le maschere che vuole, può colpirmi quanto vuole, questo è e questo resta.
Non ho il potere né sufficiente autorità per far vedere quello che voglio. E dovrà essere sempre così. Basta riflettere su questo: se non posso sostituire il mio modo di vedere, anche se fosse davvero una verità di parte, con la cultura di uno o di pianeta, Dio può farlo. E quindi, se non posso e non voglio dare influenze, chi si sta mandando a fan culo insieme al Mondo, io oppure Dio? Non c’è nemmeno bisogno di chiedere.
L’intelligenza di una volontà goffa, limitata e cieca, è peggio dell’idiozia.