Angelo Cora – Comportamento
Colui che se stesso dal mondo recide o è perché ha già troppo capito, e più non vuole pensare che spesso l’uomo è solo un’errore e come ogni pecca fa male ho non riesce a capire, dove inizia e dove finisce l’amore.
Colui che se stesso dal mondo recide o è perché ha già troppo capito, e più non vuole pensare che spesso l’uomo è solo un’errore e come ogni pecca fa male ho non riesce a capire, dove inizia e dove finisce l’amore.
Quelli che parlano troppo, non sanno mai ascoltare, han sempre poco da dire, portano scuri occhiali, e sono soggetti a mentire.
Non sempre, ilPaese è quella casache menzionava PaveseDai sorrisi imbiancata, dalle porteallargate,Dal focolare acceso, dalla braccia disteseDagli amici abitata, che sempre t’accogliefestosaTi perdona gl’errori, ti consiglia la stradati consola il doloreSpesso, è solo un vento scortese, fattod’oscure, esigue sembianzeChe nel soffiareti duole.
In un tempo affamato di cose lucenti, conta più l’apparenza, agli occhi di chi non ci vede, che lo spessore d’essenza, che solo la mente possiede.
Non amo quel dire loquace, che lascia intendere e tace, preferisco una sola parola, che come un pugno fa male, e in poi in un’attimo vola.
Il dire in parole è suoni spesso, l’udito sorprende incanta, e nelle forme o lingue diverse s’inventa – Poi da carente sostanza, stanca, e inibisce la mente – i fatti, san farti aspettare, esser sorpresa che vale – Muto diletto atteso, che mostra il reale più vero -.
Anche se la vita ti ha dato quella sembianza umana maschile, per farti dalla donna amare, quando la stessa sopprimi, sei sempre quella belva feroce, che il mondo dovrebbe annullare.
Colui che ha tanto studiato, anche se ha poco capito, può andare molto lontano, chi ha sempre osservato e qualche volta sognato, può all’istante volare.
È da chi rema al contrario e da chi non sa maneggiare il timone, che si può meglio vedere, dove finisce il barcone.
Il modo migliore per affrontare la tentazione, è quello di prestarle attenzione.
Dentro la pagine chiuse, di un’oscuro passato mentre il leone dormiva, avvolto dai suoi tesori, vecchie volpi ardite, in divise sgualcite, a lavoro cessato, son diventati d’un tratto dottori, per poter agguantare quelle dorate pensioni, mai a loro dovute.
La fretta e la superficialità, sono le oscure caratteristiche dell’uomo moderno, che rende vano il suo intento, scordando l’importanza del tempo.
Il volto e lo spessore d’un uomo si svela nella sottile coerenza tra ciò che fa, che dice, che vorrebbe agli altri inculcare e ciò che in verità pensa.
Pur se lo dice la vita e l’ha già scritto il destino, prova ha rifiutare la donna, che ti credeva importante, avrai dato vita a un serpente.
Quelle stelle al cielo incollate, in quelle notti d’estate non erano poste dal caso per mostrare, più chiara la strada ma per illuminare la nostra smisurata, pochezza sotto l’immensa bellezza di quel cielo, discosto infinito, oscurato da miliardi di stelle solcato.
Pur se un passato d’oscuri colori non sporca le ali di nero spesso è il timore del’ultimo volo che tinge gl’occhi di cielo.
Non è sempre cielo l’immenso d’azzurro che in alto vedi brillare ove innalzarti e volare, battendo più forte le ali spesso è il volto d’un muro, che tu non puoi valicare macchiato di bluastri colori da un distratto pittore che come te, un po’ sognava.