Angelo Cora – Frasi d’Amicizia
Mai, vidi persone, troppo povere, da non poter donare almeno un’abbraccio Neppure persone troppo ricche, da poterlo rifiutare.
Mai, vidi persone, troppo povere, da non poter donare almeno un’abbraccio Neppure persone troppo ricche, da poterlo rifiutare.
A far più male ancora, quando il meriggio avrà finito le ore, non saranno le oscure parole dei nostri nemici più accesi, ma i silenzi dei nostri amici più veri.
Non sempre, l’acqua che cade dal cielo si rivela quel fresco piacere da bere.
Non sempre quella che chiamano libertà individuale è quel qualcosa che ti mette le ali, per farti volare, in quel luogo che piace, e che ti fa stare bene spesso è quella cosa decisa da altri che si deve per forza accettare anche se questo fa male.
Preferisco soffermarmi con le note infelici, della mia allegra solitudine, mentre sorseggia tra pagine parole pensate, scritte, da mente, capace e sapiente, che ascoltare, la musica stridente delle gaie risate del’ignoranza, che nelle stesse s’avvolge, si culla si mostra, si danza.
Anche la sola illusione di essere liberi, e il cielo poter osservare può far indossare le ali.
Rubare il colori degli occhi alla dolcezza d’un viso, che incontri per caso, sul tuo cammino non è che cambia la vita, o fa il cielo toccare con dita ma ti fa risentire quell’uomo che in quel colore volava.
Non ho mai amato, quella corona, rincorsa, cercata o dal’altrui, sul capo posata né coloro che non sono almeno una volta, a terra caduti che non hanno un giorno inciampato, perché essi non hanno vissuto.
Esasperarsi e buttarsi a capofitto in qualche sconosciuto ideale è facile, specie se incerti del nostro reale, tentati di passare per convenienza dalla parte opposta.
È sempre molto difficile saper riconoscere la propria immensa piccolezza, anche specchiando se stessi e quanto è più facile scorgerla anche nel’altrui più intensa grandezza.
Chi non sa calcolare, il proprio peso, misura e spessore nel rapportarsi col l’altro, in…
Non è l’arroganza che il contorno colora espressa in azioni o parole che rende l’uomo…
Colui che ignora delle proprie radici i tralci, le foglie i fiori, quando il vento…
L’altrui m’osserva stupito Come smarrito esemplare. Io li vedo, troppo attaccati al sempre costante abituale.
Spesso, rendere nude e visibili, verità nel tempo nascoste, è vento per l’ignoranza che gonfia…
Meglio fare, e nel pianto pentire che non fare, e nel rimpianto morire.
Colui che da solo, s’e posto o spinto da venti amici a sedere su quella…