Angelo Michele Cozza – Vita
Un uomo ha impiccato un altro uomo che a sua volta ne aveva impiccato altri. Sta tutta qui l’umanità. Quanto conta la vitadi un essere umano, quante ne sono state scannate da che siamo sulla terra!
Un uomo ha impiccato un altro uomo che a sua volta ne aveva impiccato altri. Sta tutta qui l’umanità. Quanto conta la vitadi un essere umano, quante ne sono state scannate da che siamo sulla terra!
Per trovare la verità bisogna scavare, escoriarsi le dita… consumare le unghie. Non servono ruspe demolenti né ripetuti brillii di mine.
La vita ha sempre i suoi trabocchetti esistenziali e tutta l’esperienza pur non ci impedisce di esserne vittime recidive!
Correte sempre per migliorare voi stessi, ingentilire l’anima e abbellire il mondo: non vi fermate mai!
Non guardare gli altri dall’alto in basso: qualcuno può sempre poi capovolgere la tua esistenza!
Ci sono cose che puoi intuire, illuminazioni lampo che non si lasciano fissare o trattenere e capitano così raramente ma tanto bastano per dare significazione al battere del cuore, poi… ci vuole coraggio per rimanere a esse fedeli.
Untori di accidia non imbrattate volontà candide, non spargete mollezze: al primo distributore di vigore fate il pieno!
Noi dobbiamo essere i figli ubbidienti alla madre cultura che ci ha allevato! La paura è la levatrice e la balia della nostra evoluzione, la severa custode che, potenziata dalla sempre più ricca ed estesa memoria umana, impedisce comportamenti da cui altri non ci assolvono. Essa agisce ancora dentro di noi, determina le nostre azioni, che ne siamo coscienti o no, e comunque si mascheri o si manifesti.
Il cuore impietrito mi hai lasciato senza amore perfida Chimera: non colomba in volo in un cielo eliso ma fulmine di bugie scomparisti dal mio cielo voltando a tenebra il mio sole!
La lontananza non si misura in anni luce, in chilometri, in ore di macchina: è in crampi allo stomaco, in fitte al cuore, libri aperti e non letti, sigarette venefiche divorate. La lontananza è saliva amara, notturna insonnia, difficoltà di respiro, tremore per timore di massacro di aspettative, ansia di congiungimento che incalza e travolge. È tanto anche se chi è lontano, tramutatosi poi in fredda identità in sonnolenza di slanci, fosse davanti a noi a guardarci con occhi che non sprigionano luci. La lontananza è costante corto circuito di presenza, che se non rimosso può solo uccidere: se ti parla, è silenzio che silenzia!
Noi dobbiamo essere i figli ubbidienti alla madre cultura che ci ha allevato! La paura…
Il cuore impietrito mi hai lasciato senza amore perfida Chimera: non colomba in volo in…
La lontananza non si misura in anni luce, in chilometri, in ore di macchina: è…