Anna Maria D’Alò – Ricchezza & Povertà
L’avidità ti fa perdere anche quello che già possiedi.
L’avidità ti fa perdere anche quello che già possiedi.
C’è sempre una sorgente che ci colma di sé. L’importante è lasciarsi riempire.
Chi non possiede molto si sente ricco del poco che ha, chi invece possiede abbastanza si sente povero di quello che ha. L’umiltà appaga l’anima, l’ingordigia la impoverisce.
L’avarizia è una ricca povertà.
Qualsiasi credo religioso come pure l’ateismo sono degni di rispetto e non devono ledere e prevaricare il credo o non credo dell’altro, altrimenti non si è degni di avere una propria fede.
Dio è la domanda e la risposta.
Non abbiamo un volto solo, ma portiamo dentro di noi tutti i volti che ci hanno accompagnato lungo il nostro cammino, per essere ciò che ora siamo.
Il tempo non ha briglie, è come un cavallo imbizzarrito che il condottiero non riesce a fermare.
La poesia è la musica dell’anima: la seduttrice dei cuori sensibili, adesca gli amanti con la voluttà dei suoi versi e li adagia in paradisiaci approdi.
La pittura è una poesia dipinta con i colori dell’anima, la poesia è una pittura dipinta con i pennelli dell’anima.
I fiori sono poesie scritte dal vento, cogliere un fiore è leggere il respiro dell’Universo tra i suoi petali.
La poesia nasce dopo un travaglio interiore e partorisce la poliedricità degli eventi con le varie sfumature che il poeta, il pittore della penna, riesce a trasmettere intingendo nei colori dell’anima, il pennello. La poesia trasmuta le sensazioni in emozioni che traboccano e ci fanno sentire vivi. Ci cullano come una nenia che fa assaporare i palpiti della vita oltre la percezione della mente, in un mondo invisibile all’uomo comune ma visibile al cuore del poeta che schiude, come un boccio alla luce dei versi del suo canto, tutta la fragranza interiore.
La poesia indossa la maschera dell’identità del poeta.
Non sono io che cerco la poesia, è lei che mi cerca, nuda nel buio, per essere vestita.
Non essere una comune penna tra le mani di chi non sa scrivere poesie, sii una matita che si consuma quando disegnano i fiori, il mare, il cielo e devono temperarti per continuare a riempire i fogli di vita, devono fermarsi a guardarti se hai ancora anima dentro il tuo ruvido guscio.
La musica è l’incontro di pittura e poesia che si fondono nella danza delle note.
La paura è una scala appoggiata sulla parete dell’ignoto.