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Antonio Belsito

Antonio Belsito – Vita

È essenziale – in questa frenesia – trovare la giusta dose di entusiasmo: bisogna godere della vita, guardando il bicchiere mezzo pieno. La vita bisogna “acchiapparla”, “tenerla stretta”, “divorarla”, perché è in quel bicchiere mezzo pieno l’eternità. Il resto è già finito.

Antonio Belsito – Vita

La dolcezza è voglia di accarezzare la vita, sentirla, sfiorarla, senza negarsi perché l’emozione è intensa. L’emozione va vissuta e non segregata perché è quel rossore che è in noi… è quel rossore che sembra impedirci ma vuole spingerci. Bisogna lasciarsi spingere, altrimenti si torna alla durezza, a quella durezza che, forse, diviene quotidianità. Allora, perché frenarci?

Antonio Belsito – Vita

Tante volte mi hanno detto che sarebbe successo e io ho aspettato. Ho aspettato a braccia conserte. Aspettare il merito (o ciò che si merita) è la misura della giustezza e le braccia conserte mi sono sempre sembrate la misura più giusta per aspettare ciò che è meritato. Eppure, quelle braccia conserte, spesso, sono divenute il demerito di aver atteso perché la misura del merito non è né il rigore e né la verità.

Antonio Belsito – Vita

Hai mai sentito di candele spegnersi senza un “soffio” o di farfalle volare controvento? Hai mai sentito di parole scritte senza inchiostro o di tele colorate senza colori? Hai mai sentito di fuochi ardere senza legna o di neve scendere senza cielo? Hai mai sentito di pentagrammi ritmati senza note o di fogli strappati senza rumore? Hai mai sentito?

Antonio Belsito – Vita

Rimanere in grembo abbracciati a se stessi; la placenta che protegge, aderendo più di ogni altra pelle, il liquido amniotico che culla e il cordone ombelicale che alimenta senza nulla pretendere. Fluttuare nel muto ventre mentre il cuoricino, gli occhietti, le manine e i piedini si conoscono e le orecchie ne accompagnano la parola. Sommersi nel bene più bene che ci sia. La vita così com’è. Senza se e senza ma.