Antonio Piazzolla – Vita
Ognuno ha la propria storia che nessuno conosce. Ciascuno deve ricordarsela se vuole diventare qualcuno.
Ognuno ha la propria storia che nessuno conosce. Ciascuno deve ricordarsela se vuole diventare qualcuno.
Voglio vedere cosa farai, quando di bruciare finirai e solo cenere resterai.
Puoi scegliere. Puoi essere scelto. O più semplicemente scegliere di non essere scelto.
Bisogna imparare a farsi bastare se stessi. Non ci viene detto alla nascita. Ci fissano quel braccialetto al polso celeste o rosa, piuttosto che darci qualche dritta su questa vita. Così lo capisci soltanto quando non conti per nessuno.
Non smetterò mai di correre. Correre per sport. Correre per amore. Correre per un treno. Correre per un concerto. Correre per cercare un riparo dalla pioggia. Correre per abbracciare un amico/a. Correre è vita. Ed io non smetterò mai di vivere.
Gli illusi sono coloro che appendono i sogni a stelle cadenti.
Sono stato da un dottore. Uno di quelli bravi che hanno sempre la cravatta sotto il camice, la fede al dito, i capelli brizzolati, un buon profumo, uno studio di classe e la foto della famiglia sulla scrivania. Talmente impegnati nel lavoro da vedere la famiglia soltanto in quella fotografia. Mi chiese quale fosse il mio problema e così lo risposi con un’altra domanda: “Dottore secondo lei in un essere umano può crearsi la ruggine?” Voleva scoppiare a ridere, ma quando non ci riuscì spalancò gli occhi e capì cosa volessi dire.
Così me ne restai li, a fissare la pioggia sotto quel lampione. Lasciando scorrere ogni goccia dalla fronte al petto. Dal cervello al cuore. Lasciando cancellare ogni ricordo.
La strada è stata la migliore delle insegnanti. Dopo la “scuola” cominciava quella vera, ed eravamo lì a imparare dai più grandi come “arrangiarsi” per tirar su due soldi, oppure a prendere le prime cotte nella triste luce del tramonto spenta tra i palazzi. E ancora a passare la notte a fare ragazzate della peggior specie, per poi correre come dei matti a nascondersi quando l’avevamo fatta grossa. Ognuno di noi è uno stadio dove si gioca la più importante delle partite, quella della vita. E non ci sono bei campi verdi ed illuminati, tifoserie, trofei, televisioni, contratti, modelle e valigette piene di soldi. Non ha importanza quanta gente ci sia o meno sugli spalti a gridare il tuo nome. In palio c’è il rispetto e la dignità, e la vita non aspetta queste boiate.
“Tutto si sistemerà” si sistemerà non è una frase scontata. La verità non è mai scontata. Anche quando le cose non vanno come vogliamo noi vengono comunque sistemate. L’unica cosa scontata in questo caso sono le nostre illusioni.
L’unica reale differenza tra un uomo e una donna consiste in un apostrofo. Un essere umano è in grado di fare tutto quello che la sua volontà e razionalità gli permette di fare, indifferentemente dal sesso.
Le donne e il lavoro hanno una cosa in comune: son cose che puoi perdere per mano tua o per mano di un altro. In entrambi i casi, per mano di un coglione.
Non so proprio per quale motivo la gente si vergogni dell’amore, delle farfalle nello stomaco, della tachicardia e di tutte queste cazzate che proviamo tutti. Anche noi uomini, perché al di là dei cromosomi siamo tutti umani. Un uomo prova tutto questo una sola volta, con una sola donna e poi con nessun’altra capiterà più con la stessa intensità. E lo capisci solo quando ormai è troppo tardi che l’amore è una fantastica orgia di emozioni.
La pioggia lava via i pensieri. Per ogni goccia che scorre dai capelli al mento, passando per la fronte, è un pensiero in meno. Una volta a casa passi sotto la doccia e dopo il divano si mostra sempre disponibile ad accoglierti. Un buon liquore e la vecchia Agatha Christie diventano dei buoni compagni per una notte insonne.
Mi sono capitati fino ad ora i più infami tra gli amici e le più stronze tra le donne. Non m’importa quanto abbia sofferto e sapete perché? Siete tornati tutti da me! Cioè fatemi capire. Voi vi fate forti e poi rompete le palle quando qualcuno che vi ha portato in cuore ce la fa anche senza di voi? Uscite da questo cuore con dignità perché la porta ormai l’ho chiusa ed è da ipocriti chiedermi scusa. Se a qualcun altro di voi venisse in mente anche lontanamente di mandarmi messaggi di rappacificazione il giorno di Natale sappiate che vi manderò a fanculo due volte.
Mi lascerò cullare dalle folate di vento e pioggia, e forse al mio risveglio sarò quel bambino di un tempo.
Il segreto nella vita, come nello sport, sta nel cercare l’adrenalina nelle emozioni e non nel doping.