Antonio Pistarà – Angelo
Concedimi un secondo e ti regalerò una vita intera.
Concedimi un secondo e ti regalerò una vita intera.
Sarà amore solo quando l’immaterialità della materia, l’ineffabile, il soffio d’aria senza vento, la pioggia senza nuvole, la tempesta senza mare, il lume di una candela senza cera, il sole che acceca la notte, renderà possibile tutto ciò; allora sarà davvero amore.
L’amore, quando non corrisposto, è il veleno con cui l’uomo, con il suo incedere, “regala” all’altro l’elemento della sua inconscia ma progressiva atrofia nel credere in questo sentimento.L’antidoto esiste; “aggiungere all’amore dato altro amore” dalla cui somma verrà generata quella collisione che fa generare nell’altro l’implosione della consapevolezza e della coscienza che genera umiliazione e pentimento, tormento.”Se all’amore aggiungi altro amore, anche se non corrisposto, accenderà prima o poi, nell’altro che non ama, quell’inconsapevole macchina generatrice di emozioni e tormenti dannati chiamata” anima “; ecco l’antidoto!”.
L’amore; virtù nello sviluppare i “sensi istintivi dell’anima” entrando in completa conduzione sensoriale con la propria “macchina corpo”. La trasduzione di tali elementi con le reazioni chimiche completano l’opera che ci porta verso quel processo che ci fa innamorare di un nostro altro simile; “i nostri ferormoni” sono il dolcificante che istintivamente aggiungiamo per completare quell’opera così tanto ricercata: “amare per essere amati”.
Grande è colui che regala amore senza riceverne beneficio alcuno se non per l’arricchimento della sua anima.
L’amore trema dentro il mio cuore e valica l’origine del tempo e dello spazio all’incedere del suono del mio pianoforte scandendo il tempo con il quale la mia vita scorre: come fa una goccia d’acqua dentro un fiume in piena.
Trovare un amore senza preservarne le sfumature, valorizzandole costantemente, equivale a perderlo e a non ritrovarlo mai più.
Se tu non fossi stata la donna della mia vita io non avrei mai potuto godere di ciò che solo un essere meraviglioso come te, ed in assoluto la donna, può donare: la meraviglia della creazione.Grazie amore mio.
I tuoi occhi, il tuo profumo, il tuo istinto, i tuoi tratti, il tuo corpo, la tua mente; tutti questi elementi nutrono i fantasmi della mia anima che, quiescenti, si risvegliano uno alla volta per uscire da me per venirti a cercare impossessandosi della tua.
Io sono come il vento prima di una tempesta: o ti metti al riparo o accetti di essere travolta.
Abbandono il mio corpo e mi metto in viaggio con la mia esistenza, attraversando la dimensione fisica, eterica, astrale, mentale, spirituale, cosmica e nirvanica per raggiungere la tua anima, riconciliandomi ad essa, in un effluvio di magia che rende l’impossibile reale e concreto: te!
L’unione dei nostri corpi alimenta la sorgente prodotta dall’implosione del nostro unico corpo che ci brucia di passione e completo abbandono dei sensi nella tempesta “perfetta” generata dalla nostra fusione. Sei lo stato di sublimazione dei miei sensi e l’appagamento della mia anima: adesso voglio te, di nuovo, ancora, sino al completo sfinimento. Io sono qui, vieni a prendermi.
La forza travolgente della passione va scorta direttamente dalla sorgente dissetandosi da essa sino alla completa sazietà per il corpo e lo spirito nella ricerca di una fusione sublimale ed estasiale per l’anima e il corpo nell ‘unione più travolgente ed emozionale a cui si possa prendere parte: l’uomo e la donna.
Il frullato per un uomo e una donna da “bere” quotidianamente deve essere fatto di:passione, amore, tenerezza, fantasia, trasgressione e follia.
I tempi della passione devono incendiare velocemente “le menti” stravolgendo il corpo e fuorviando la coscienza.
Se fossi la mia donna ti incendierei quotidianamente di una passione travolgente per il corpo, coinvolgente per la mente e devastante per l’anima, coinvolgendo i sensi dell’istinto, dell’olfatto e del palato in un’aritmica follia d’amore che incessante scuoterebbe il tuo cuore togliendoti il respiro, offrendoti il mio, trasformandoci in una micidiale “macchina d’amore” viaggiando per l’eternità verso mete sconosciute alimentandoci con la benzina della nostra passione e del nostro amore; senza fermarci mai.
Dietro ad un sentimento c’è sempre un tormento.