Camillo Boito

Si attribuisce all’opera d’arte la virtù che nasce in noi stessi, di modo che diventa molto grave il pericolo per il critico, il quale non creda alla infallibilità delle teorie estetiche e delle tradizioni dell’arte, né presti troppa fede alle compassate sentenze del raziocinio.

L’arte non è una cosa di numeri e di compasso: è soggetta alle passioni, ai pregiudizi, alla voga del dì, alla influenza di alcune piccole circostanze estrinseche e materiali, e a due bisogni umani, che all’apparenza si contraddicono: il bisogno di stupirsi della novità e il bisogno di riposarsi nel consueto.

L’arte non è una cosa di numeri e di compasso: è soggetta alle passioni, ai…

Si attribuisce all’opera d’arte la virtù che nasce in noi stessi, di modo che diventa…