Carl William Brown – Comportamento
Non è un male che esistano gli assassini, come non è un male che esistano i maghi, il vero male è che i primi non ammazzano i secondi.
Non è un male che esistano gli assassini, come non è un male che esistano i maghi, il vero male è che i primi non ammazzano i secondi.
Nella società dell’ipocrisia e dell’egoismo, nonché della stupidità, i ricchi prima ti fanno diventare povero e poi a parole si preoccupano della tua povertà.
Il nostro mondo è talmente ridicolo che anche chi non possiede che uno spillo difende a spada tratta il diritto di proprietà.
L’altruismo, molte volte, non è che l’espressione mascherata del proprio interesse.
Chi è così stolto da comperare la stupidità di alcuni giornalisti di sicuro non opera per il bene dei cittadini.
Quando i tifosi vedono la loro squadra del cuore vincere sembra che siano proprio essi stessi a segnare i goals, peccato però che non siano loro stessi a ricevere gli stipendi dei loro atletici e mitici campioni.
La stupidità, l’arroganza e l’egoismo non sono né di destra né di sinistra, sono infatti ubiqui.
Un tempo la gente non sapeva leggere e i medici scrivevano bene, poi la gente pian piano ha imparato a leggere e loro hanno cominciato a scrivere male, tanto male che a volte non arrivano neppure a leggere le ricette dei loro colleghi.
In una persona conta sempre di più quello che ignora rispetto a quello che conosce.
Per il povero ladro un’azione disonesta è certamente utile perché gli porta più benefici che una qualsiasi altra azione onesta, quindi è evidentemente moralmente giusta.
La stupidità governa il mondo ed è generosa con i suoi servitori.
La specie umana si comporta come un bambino un po’ distratto; sono migliaia di anni che cerca di risolvere alcuni problemini e ancora non ha capito il procedimento.
Qualsiasi morale che precluda il più completo soddisfacimento delle più profonde esigenze umane è stupidamente immorale e non può che condurre all’infelicità più ridicola.
Se in una comunità tutti sono disonesti, l’intellettuale non può che adeguarsi a cercare di costringere gli altri ad essere onesti.
La falsità dell’azione rispetto al pensiero non è altro che la prova scientifica dell’incoerenza umana.
Per Shakespeare l’azione deve seguire il pensiero, per questo i miei pensieri non sono altro che l’avanguardia delle mie azioni e spero che lo siano anche delle vostre.
In passato si potevano nutrire anche seri dubbi, ma dopo migliaia d’anni di storia la stupidità umana risulta essere incontrovertibilmente certa.