Carla Compierchio – Frasi Motivazionali
La tua forza è in questo: ricominciare, sempre.
La tua forza è in questo: ricominciare, sempre.
Ok, la mazzata l’hai presa e pure grossa. Il tempo per leccarti le ferite l’hai avuto. Adesso hai imparato che è inutile sprecare tempo ed energie per chi non le merita. Adesso comportati da fenice. Hai ancora tanto da dare, guardati intorno, ricomincia e vai avanti.
Se avete una ferita nell’animo che sentite ancora bruciare, voi affrontatela, “tuffatevi” dentro e tornate a galla, riprendete il sorriso e cercatene altri in cui perdervi e tornare a respirare. E non importa se tornerà quel ricordo, quella mancanza che ogni tanto si farà presenza, andate oltre, perché quello che è stato non ritorna, quello che avete vissuto non può farvi sentire vivi nuovamente, anzi.Andate avanti, vivete il presente, senza sprecare alcun attimo, che la vita non aspetta, non perdete mai la speranza.
Ti osservo mentre assorto guardi il mondo e mi chiedo quali siano le tue emozioni. Mi commuovi ogni volta che agiti quella coda e corri da me come se fosse sempre il nostro primo incontro. Tu senza far niente di speciale sai rendermi felice perché dai valore ad ogni mio agire e sei un maestro di amore, di umiltà e fedeltà.
Lacrime ed emozioni lasciate lì sul cuscino. Occhi aperti ma che non vedevano. Occhi che avevano imparato a mentire. Che i piedi da seduta non arrivavano a terra, invece le lacrime facevano in fretta a cadere nelle apnee di parole e respiri trattenuti. Amore, solo amore, ché i bimbi si rompono se li sfiori.
Una notizia che ti sconvolge, ti spiazza, ti amareggia.Tutto quello che avevi immaginato, sognato… svanito nel nulla.E lacrime, singhiozzi che nessuna parola riesce a calmare, la testa affondata nel collo del mio compagno, stretti più che potevamo impauriti per una vita che allora mai avremmo creduto di poter affrontare.Poi siamo corsi da te e ricordo che durante il tragitto ho pensato a lungo a cosa avrei fatto, a come avrei reagito e l’ansia cresceva: mi ero persino preparata le parole da dirti.Nulla, non ho detto nulla. Ho sentito solo che ormai il mio amore per te aveva “spiccato” il volo e null’altro mi importava che accarezzarti e “tenere” forte quelle microscopiche manine, perché non potevo fare di più.Poi piano piano, la nostra vita insieme a te: ci sono ancora singhiozzi, ma tante risate e occhi che brillano. I tuoi.Solo che a volte il ricordo torna e graffia ancora, soprattutto quando sei in “tempesta”.Chissà se mai passerà, chissà se diverrà così lontano da non sentirlo più nel cuore.
Noi mamme speciali siamo belle, nelle nostre insicurezze e nelle nostre paure. Belle, nella stanchezza della sera o al mattino con le occhiaie, perché abbiamo trascorso la notte a “consolare”. Siamo belle nel nostro essere leonesse, anche con le mani “infermiere” che tremano, negli angoli delle nostre bocche quando abbozziamo un sorriso “che domani andrà meglio”. Siamo belle quando “nude” di fronte al dolore e spesso di nascosto, piangiamo lacrime d’amore, quando pensiamo di non farcela e cadiamo ma poi ci rialziamo sempre e continuiamo ad amare, a sognare e a urlare, sì a urlare perché la vita ci deve ascoltare!
Ricordo quando ti vidi per la prima volta sporgendomi con paura oltre il vetro dell’incubatrice e tu piangevi con quelle tue manine minuscole protese verso l’alto in cerca di qualcuno.E il mio cuore mi diede uno scossone, lo sentii traboccare di un amore infinito verso te, una piccola creatura indifesa ma che già sentivo tenacemente attaccata alla vita. Ricordo l’uscita dalla tua “casa di vetro”, il nostro primo abbraccio, le mie lacrime quando ti ho dato da mangiare la prima volta con il cucchiaino perché avevo paura di non esserne all’altezza, di non riuscire a crescerti tanto piccolo che eri.Ricordo i tanti giorni incerti, le notti insonni, ma ricordo anche i miei sorrisi quando anche tu ridevi con la tua bocca piccola e sdentata e allora sì che le paure sembravano lontane.Sei cresciuto, ma il tempo non è passato in fretta, sei ancora un cucciolo che ha bisogno di me (o forse io più di te?).Sei cresciuto con determinazione e sei bellissimo, fuori e dentro perché tu non conosci il male, la cattiveria, l’odio.Sei Amore, quello più vero, quello puro.
Ogni bambino, ogni essere umano, deve essere amato e rispettato nelle sua “diversità”. Quindi a prescindere da quale forma abbiano i suoi occhi, da quale colore abbia la sua pelle, o qualunque altra parte del suo corpo.
Ogni tuo abbraccio, ogni tua carezza, ogni tuo sorriso si imprimono nel mio cuore. Mi addolciscono i giorni tristi, colorando i miei pensieri, e ristabiliscono le priorità della vita.
Molti pensano che la felicità sia uno stato difficilmente raggiungibile perché si creano grandi aspettative… La felicità è saper valorizzare un sorriso, saper riflettere sulla tristezza, compiacersi dei propri successi ma anche saper accettare la sconfitta, saper riconoscere che la vita val la pena di essere vissuta nonostante tutte le sfide che ci propone. Felici lo si è non perché è opera del destino ma per la capacità di “viaggiare” dentro il proprio essere, riuscire ad abbandonare i problemi e diventare autori e protagonisti della propria “storia”. Essere felici è avere il coraggio di accettare un no, una critica anche quando la si ritiene ingiusta. È vivere momenti bellissimi di condivisione con gli amici, quelli veri, è avere il coraggio di perdonare e di farsi perdonare, avere la sensibilità di dare e chiedere aiuto, e di dire “ti amo”
Non arrendersi, andare avanti. È giusto, lo si deve a sé stessi, a chi crede in noi. Per dare coraggio e soprattutto “esempio” a chi abbiamo accanto. Raccogliamo tutta l’energia che possiamo, quella che ci rende forti: i pensieri positivi, i gesti inaspettati, i sorrisi e la semplicità dei bambini, la luce del sole che riscalda, ma soprattutto il nostro credo di qualunque genere sia.
Immagino che bello sarebbe se ogni mio pensiero prendesse forma!
Non si deve essere padroni dei propri desideri, lo si deve essere della propria volontà.
Dobbiamo sforzarci di fare in modo di far contare le persone nella nostra vita secondo il “peso” che hanno avuto e non in base al tempo in cui l’hanno attraversata.
La diversità è arricchimento quando è vissuta e vista all’insegna dell’uguaglianza.
La tua grande magia, saper portare arcobaleni nei vicoli bui. Donare sorrisi senza confini e ricchezza invisibile agli occhi ma che colma il cuore. Riuscire a valicare i confini, sorreggere, deliziare, questa è la tua grande magia.