Carla Compierchio – Sogno
I sogni? Nascono in un momento perfetto, danno senso alla nostra vita, sono la somma di istanti meravigliosi e possono durare tutto il tempo che vogliamo.
I sogni? Nascono in un momento perfetto, danno senso alla nostra vita, sono la somma di istanti meravigliosi e possono durare tutto il tempo che vogliamo.
Non rinunciare mai ai tuoi sogni! Continua a sognare, in modo ostinato, testardo e resistente!
I sogni ci scelgono, sono momenti rubati della vita, che dobbiamo coltivare e crescere per realizzarli. Chissà, sono una indicazione circa la direzione da prendere, forse il giusto verso cui soffia il vento, forse per misurare la nostra capacità di scoprire ciò di cui abbiamo veramente bisogno.
Non bastano gli aiuti a “distanza” che sono molto importanti, detto francamente servono anche a sentirci a posto con la coscienza. Occorre anche l’impegno, “l’operatività” delle nostre braccia. C’è un vicino che ha perso il posto di lavoro, un donna che è rimasta vedova con dei figli piccoli, un uomo che vive per strada, un disabile che nessuno vuole assistere: sbracciamoci, operiamo.
C’è il Silenzio “magico”, e che non ha bisogno di parola alcuna, perché “parla” all’anima, ti da pace. Ma c’è il silenzio che dilania l’anima, ed è quello “imposto”, quello che ha il sapore del dubbio, dell’ambiguità, della sospensione, quello che mai ti da la rassegnazione.
Questa sera regna il silenzio. Mi avvolge ed io lo odio, sembra voglia accarezzarmi, ma io lo scanso, perché voglio “raccontare”. Raccontare di me, di quanto sento il freddo della mancanza, di quanto mi scaldi il cuore sentirmi “ascoltata”, di quanto sia bello scoprire pezzi di me in altre persone. Vorrei dirgli che senza di lui sto bene, senza il silenzio io cammino e non ho paura di nulla, allora sai cosa ti dico: “Silenzio parlami!”
Dovessi guardarmi dal di fuori, oggi mi farei un po di tenerezza. Perché dentro ho come un puzzle a cui mancano dei pezzi. Perché dico che va bene, e magari lo dico davanti allo specchio sorridendomi così che il sorriso mi ritorni indietro. Perché vorrei trovare le parole, quelle giuste, che spieghino le mie emozioni, che profumino del mio cuore, che riescano a consolarmi e a consolare. Perché non vorrei avere più paura del silenzio.
Il silenzio è bellezza e pace solo se è frutto di una libera scelta e se non viene “usato” per punire e per punirsi. A volte serve per medicare le ferite del cuore, ma deve avere un tempo limitato.
E c’è un pensiero che ha “bussato” alla tua porta e ti sta chiedendo solo di ascoltarlo. Lascialo parlare, tanto non c’è verso di dormire, perché tu sai che è un pensiero che non lascerai morire. Ascoltalo, ti parlerà e ti indicherà la strada. Chiudi gli occhi: ne sentirai il respiro, dolcissimo, ne sentirai il suono che ti darà la pace. Fanne tesoro, ricomincia il viaggio, riprendi i tuoi colori, c’è ancora un compito da terminare.
Molto spesso abbiamo una brocca d’acqua sotto gli occhi ma ci rifiutiamo di bere pur avendo molta sete, solo perché non ci piace il contenitore. La solita storia: ci fermiamo all’apparenza e non cogliamo l’essenza.
Se una “situazione” si rievoca, vuol dire che è stata importante, bisogna solo capire se può avere un seguito, se vale la pena riprovare e dare un senso a ciò che abbiamo iniziato.
Vorresti un aiuto per riprendere il volo interrotto, perché senti di non avere la forza di rialzarti ne di spiegare le tue ali e pensi che sarebbe molto più facile e doloroso lasciarsi andare. Sono momenti! Alzati e riprendi il volo!
Anche gli eventi negativi fanno parte del grande puzzle che compone la nostra vita, tutto serve a qualcosa.
Sei caduta. Qual è il problema? Rialzati, non mettere radici nelle macerie. Ricostruisci: tassello dopo tassello, pezzo dopo pezzo. Ogni giorno ne troverai uno legato ad ogni momento della tua vita: una canzone, una fotografia una lettera e vedrai, il tuo cammino sarà ricostruito fini a quando non troverai più nulla ed è da lì che dovrai ripartire!
La libertà più grande? Quella di immaginare e di sognare. Ai pensieri, ai sogni, nessuno può mettere le catene.
La diversità è un arricchimento, perché senza il mondo sarebbe di una monotonia infinita. Perché produce energia e progresso. Perché la diversità non è solo quella fisica o della pelle, ma è anche quella presente in tutte le espressioni della nostra realtà: è quella del bene e del male, delle religioni e delle culture. La diversità non è che l’immagine della vita in tutte le sue forme.
Amare se stessi è importante, ma siamo “animali sociali” e non siamo fatti per stare da soli, dobbiamo partire dal presupposto del donare e non solo prendere, vivere “con” e non “senza”.