Carla Compierchio – Silenzio
Il silenzio è bellezza e pace solo se è frutto di una libera scelta e se non viene “usato” per punire e per punirsi. A volte serve per medicare le ferite del cuore, ma deve avere un tempo limitato.
Il silenzio è bellezza e pace solo se è frutto di una libera scelta e se non viene “usato” per punire e per punirsi. A volte serve per medicare le ferite del cuore, ma deve avere un tempo limitato.
Le persone non sono cose, non possiamo possederle, possono far parte di noi, condividere con…
Ma alla fine cos’è questo silenzio? Un male, un dolore, una cicatrice che spezza il fiato, ti logora l’anima, ti chiude il cuore e ti distrugge i sogni. Io amo il “rumore” quello forte, quello deciso, quello dove le parole ti fanno tremare il cuore, ti scoppiano dentro e ti dicono: io sono qui perché sei tutto quello che voglio e fanculo ai problemi, fanculo a chi non ci crede, fanculo al domani. Oggi siamo io e te e nient’altro che noi.
È scesa la notte, il silenzio tutto ingoia, il buio palesa i più profondi pensieri che si intrecciano fra le lenzuola in una notte fatta di conturbanti carezze e di raso rosso.
A che cosa serve il rancore? A nulla, è un veleno che invade il corpo e l’anima e che uccide la dignità.
I silenzi hanno molteplici significati. Possono significare sono stanco di dare spiegazioni a persone che non intendono capire. Sono triste, perché nessuno intende ascoltarmi. Sono distante perché nessuno riesce ad amarmi per quello che sono!
A volte si ha solo bisogno di silenzio, un silenzio profondo, surreale e in quel silenzio ritrovo me stesso.