Carlo Giuseppe Londonio – Antichi aforismi
La diffusione dei lunghi e la concentrazione della proprietà agiscono sempre fra loro in ragione inversa.
La diffusione dei lunghi e la concentrazione della proprietà agiscono sempre fra loro in ragione inversa.
Sembra che lo scopo di certi divoti si è piuttosto di convertire gli altri che correggere se stessi.
È proprio dell’ambizioso allo studio di parer felice, più che quello di esserlo.
La maldicenza tiene sempre compagnia all’adulazione.
Non dispiace anche le donne più oneste l’essere tentate.
L’avversione che hanno gli uomini per ricevere consigli, dovrebbe segnar loro ad essere più parchi de’ propri.
Noi odiamo piuttosto i viziosi che il vizio.
Le più grandi azioni si allontanano spesso dei precetti di una rigida prudenza.
La semplicità pastorale non è che un sogno de’ poeti: nelle campagne il vizio è più rozzo, e la virtù meno delicata.
I partigiani del celibato si riducono a due classi: quelli i cui non piacciono, e quelli che le aman troppo: nei primi non è virtù, negli altri è vizio.
Si usa quei traditori come cogli uccelli da zimbello: quando hanno finito di adescare gli altri, si pensa disfarsi anche di loro.
L’ostinazione nasce più spesso dalla vergogna d’aver torto e dalla persuasione d’aver ragione.
Chi può celare la propria passione è vicino a superarla.
Le gelosia nasce coll’amore, ma non muore sempre con lui.
L’uomo è sì vano, e quando non può vantarsi di avere delle virtù, si vanta dè suoi vizi.
Il buon senso è una dote naturale che supplisce alla mancanza di molte cognizioni, e che non può mai essere supplita da queste.
Certi mariti gelosi somigliano a quei cani che abbaian solo contro i mendichi.