Charles Bukowski – Comportamento
Io devo starmene seduto e aspettare che mi venga l’ispirazione. Quando arriva, posso manipolarla e spremerla, ma non posso andarmela a cercare.
Io devo starmene seduto e aspettare che mi venga l’ispirazione. Quando arriva, posso manipolarla e spremerla, ma non posso andarmela a cercare.
Conserva in te una scintilla e non concederla a nessuno, perché con quella scintilla potrai attizzare un grande incendio.
I furbi ci fottono sempre al momento giusto, nel posto giusto, col sorriso giusto. Camminano con sprezzo anche sopra la loro merda.
Gli scrittori sprecavano lunghi paragrafi e pagine in descrizioni, per costruire la trama e sviluppare i personaggi, ma i loro personaggi erano piuttosto noiosi e alla fine i racconti non dicevano granché. Non veniva detto quasi nulla delle vite sprecate della maggior parte della gente, della tristezza, della tristezza nera generale, della pazzia, delle risate filtrate dal dolore.
Signori, arriva il momento, nella vita di un uomo, in cui questi deve decidere fra resistere e scappare. Io scelgo di resistere.
Ci si fa un’idea delle persone in autostrada. Ci si fa un’idea delle persone a cena. Ci si fa un’idea delle persone in tv. Ci si fa un’idea delle persone al supermercato, eccetera eccetera. La stessa idea. Che ci vuoi fare? Scansarti e tenere duro. Versarti un altro bicchiere. Anche a me piace quando le persone sono felici. Solo che non ne vedo molte.
Se vivi in un armadio con i topi e mangi pane vecchio ti vogliono bene. In quel caso sei un genio.
Sembrava che tutti vivessero bene, che la vita fosse solo uno scherzo.
Io non mi sarei mai suicidato. Piuttosto avrei ammazzato un po’ di gente.
Il fatto è che prendere il culo e portarlo un po fuori da qui mi costringe a guardare l’Umanità e quando guardi l’Umanità devi per forza reagire. È tutto troppo un horror show continuo.
Siamo tutti troppo freddi, duri. Se solo parlassimo, dicessimo quello che sentiamo, le cose andrebbero meglio.
Dietro quel seno, quelle labbra da baciare al sapore di pesca, si chiudeva a chiave e si portava dentro una piccola dispettosa bambina di cinque anni, lei che non voleva crescere, che non aspettava altro che le rimboccassero le coperte calde. Lei era magia incompresa, ma io l’avevo capita.
Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo.
Resistere ha senso solo se ne esci con qualcosa in mano alla fine. Ma resistere tanto per resistere è l’infelice condizione di milioni di persone.
Stiamo tutti tentando di farcela, in una maniera o nell’altra, tentando di trovare l’amore, tentando di trovare il sesso, tentando di trovare un po’ di pace e un po’ di senso prima di gettare la spugna.
Può darsi che sia uno stupido, ma non mi piace essere crudele.
Chi è quel tale che non ha nulla da dire?