Chiara Micellone – Vita
Di vite non se ne vive solo una, ma cento o più.
Di vite non se ne vive solo una, ma cento o più.
I consigli che ci danno gli altri non serviranno mai a nulla, perché agiremo correttamente solo quando avremo imparato da soli a risolvere i nostri problemi. Inutile dire che capita anche di non capire mai nulla, ma questa è la vita, dipende tutto da noi.
Rifarsi una nuova vita non equivale a distruggere quella esistente, bensì ad arricchirla e a trasformarla.
Quando imparerai a farti condizionare solo ed esclusivamente dalla tua stessa testa, solo allora crescerai. Non sarà orgoglio, né tanto meno superbia. Quel giorno capirai che nessuno potrà essere forte al posto tuo, sarai solo davanti a tutte le tue più grandi paure e dovrai affrontarle.
Uno pensa sempre di aver capito tutto, poi alla fine si rende conto che quel tutto è da imparare da capo.
Mi è capitato di perdere la bussola e perdermi, di fermarmi, di farmi male, di scoprire che la strada fosse più tortuosa del previsto, di pentirmi delle mie scelte e delle mie azioni. Mi è capitato tutto questo, ma non mi arrenderò mai e continuerò a percorrere il sentiero della vita con tutta la forza possibile.
La vita non ci guarda in faccia, figuriamoci nel cuore.
La vita non è ingiusta, la vita è egoista. Ci offre un sacco di opportunità, di belle serate, ci dona persone stupende, ma poi finito il gioco se le riprende tutte quante.
Quella tragedia che l’aveva tanto fatta piangere ora non era nient’altro che un film demenziale che le aveva fatto tornare il sorriso.
Nella vita ti incontrerai tante volte per la strada e in quei momenti ti renderai conto di quanto piccolo possa essere il mondo.
Non è tanto difficile la vita quanto il mondo e chi lo popola. Troppi pochi cuori che accolgono e tanti cuori di pietra da schivare.
Non sopporto chi si esalta, certe cose sono abituata a vederle solo nei film. Ecco tutto. Questa è la vita, le sceneggiate lasciamole alle soap opera.
Un tornado ha sconvolto la mia vita: quando è suonata la sirena io stavo cercando di salvare tutto ciò a cui tenevo in quel momento, ma non ce l’ho fatta: un po’ per la mia debolezza in quel maledetto momento, un po’ perché quel tornado soffiava troppo forte. Ha spazzato via tutte le mie convinzioni, facendo spazio a qualcosa di nuovo che non avevo mai conosciuto prima.
Giorni in cui vuoi di più per te stesso: credo significhi questo crescere. Quando hai sedici anni tutto è nuovo, anche il tuo vecchio e piccolo paese. Tutto è magico, tutto è entusiasmante e divertente. Poi passano gli anni, passa il tempo, la confusione viaggia in te, finché capisci che hai bisogno di cambiamento. Il tuo paese non ti basta più, quello che hai intorno è routine: gli stessi locali, le stesse persone, quel piccolo mondo che ti va stretto. Gli amici no, per lo meno quelli che hai nel cuore non potrà toglierteli nemmeno il tempo.
Certe persone hanno prima bisogno di perdere gli altri per capire che stanno perdendo anche se stesse.
Abbracciava la vita, la stringeva forte, perché sapeva che finché l’avrebbe fatto essa non sarebbe finita.
Non ho niente da dire a una persona patetica, probabilmente è quella che più si meriterebbe una parola da parte mia. Probabilmente, ma anche se mi schernisce per la mia mediocrità, magari avendo pure il coraggio di guardarmi in faccia, preferisco lasciarla convincere di essere brillante e piena di talento, a nuotare in mezzo alla merda che le esce dalla bocca. Proprio perché è patetica, proprio perché penso che per lei non ci sia nulla da fare.