Claudia Marangoni – Vita
Bisogna imparare a leggere tra le righe, tra i cuori, negli occhi. Le persone parlano troppo degli altri e troppo poco di loro stessi.
Bisogna imparare a leggere tra le righe, tra i cuori, negli occhi. Le persone parlano troppo degli altri e troppo poco di loro stessi.
La cosa più brutta del mondo non è stare da soli ma essere circondati di persone che ti fanno sentire come se lo fossi.
Quando rivedi persone con cui hai condiviso tanto e di cui ora non rimane niente, ti trovi sempre in imbarazzo. A metà tra il dire e il tacere, tra l’abbracciare e il tenere le braccia conserte, tra il ricordare e il dimenticare, tra proseguire ciò che era stato oppure ricominciare da capo.
I più bei ricordi provengono dalle idee più folli.
Le persone sono preziose. Sono il miglior diamante, quello più luminoso, che ti possa mai capitare nella vita.
Le persone che non si aspettano nulla da altre sono le più fortunate perché così facendo non saranno mai deluse.
Le persone che soffrono sono le più espansive; sono quelle che anche stando zitte ti parlano, ti solleticano il cuore senza una ragione concreta. Sono quelle in cui ti ci perdi dentro per scoprire la bellezza del caos.
Le persone migliori sono quelle che ti dicono “vado” e invece restano; non solo per quel minuto in più ma per la vita intera.
Ho trascorso giorni belli ma ne ho anche conosciuti di brutti; non ho tutto ciò che voglio ma ho ciò di cui ho bisogno; mi sono alzata con mille dolori e mille lacrime versate ma mi sono comunque alzata. Pensiamo che la vita sia tremenda a volte ma così non è. Le vite che viviamo sono imperfette ma io sono grata per tutto ciò che ho vissuto.
Sono una di quelle persone che scompare improvvisamente dalla vita di chi le vuole bene. Sono indisciplinata nei rapporti con gli altri; sono una che rischia di trovare mille porte chiuse, che rischia di farsi prendere a schiaffi il cuore.
Ci sono persone alle quali vuoi spontaneamente bene. Non le conosci neppure, non sai il loro nome, la loro vita, i loro trambusti quotidiani. Semplicemente ti ci ritrovi. Nei loro gesti, nei loro occhi, nel loro modo di fare, nel loro vivere, nel loro essere.
È troppo ardua l’impresa di affogare l’euforia per qualcosa che sai che non tornerà più.
Io non sono pessimista come dicono tutti sul mio conto. È solo che la vita mi ha insegnato che se sogni troppo, ti fai troppo male, poi.
I grandi temporali della vita sono sempre i più belli. Fanno tanto, tanto rumore per poi farti ritrovare il sereno nei giorni.
Le persone se ne vanno dalle vite altrui senza interessarsi di chi ha appiccicato il suo cuore alla loro pelle. Quante ferite difficili da curare genera questa bruciatura d’amore.
Prima o poi tutti se ne vanno. Come la neve in un minuto di sole, come la lacrima dopo un sorriso, come il giorno che si fa sera.
Il problema è che le persone pensano sempre che tu sia ciò che manifesti d’essere. Niente di più sbagliato. Posso apparti calma quando dentro mi scoppia una tempesta, sorridente quando il cuore è alla ricerca di fazzoletti, felice quando tutto va a pezzi, indifferente alla tua presenza quando vorrei stringerti da spezzarti il fiato.