Daniela Aspa – Comportamento
Occhi di gatto era il mio soprannome da piccola, erano gli occhi di chi mostrava arroganza e mancanza di rispetto per le regole, era un modo per nascondere che in quegli occhi regnava l’amore.
Occhi di gatto era il mio soprannome da piccola, erano gli occhi di chi mostrava arroganza e mancanza di rispetto per le regole, era un modo per nascondere che in quegli occhi regnava l’amore.
Tutti sono bravi quando sfruttano le menti di altri.
Se non si è certi di ciò che si è, meglio non cercare di apparire. Indossare maschere che differenziano dal proprio modo di essere, rende ridicoli e privi di personalità.
Ho visto occhi amorevoli accarezzare la testa di un bambino, e mi sono commossa davanti a quello sguardo. Poi ho visto occhi perfidi abbracciare gente, custodendo un pugnale dietro le spalle. Ho provato tanta pena di fronte a quella falsità.
Scrutare negli occhi della gente e trovarci scannerizzazioni di luci e ombre di vita vissuta.
Non tutti gli occhi dai bei colori emanano luce, alcuni sono proprio brutti da vedere, schizzano cattiveria da ogni angolazione.
Sempre cose nuove, ogni giorno una scoperta. Cercare sempre nuovi stimoli aiuta a non inaridire la mente.
Tanti. Hanno occhi ovunque pur di vivere le vite degli altri, perdono così la visione di ciò che li riguarda a causa di uno sforzo visivo su ciò che non gli appartiene.
Mentre cerchiamo di essere ciò che non siamo, perdiamo di vista ciò che saremmo potuti diventare.
È dai piccoli gesti che si scopre il valore delle persone…tanti sono i paglíacci bravi a donare sorrisi.Io preferisco quelli che fanno piangere, ma che nascondono un grande cuore dietro piccoli gesti.
Non facciamo o diciamo cose che in assoluto si rivelano perfette, indiscutibili. Se ci rendessimo conto del fatto che siamo umani, se ci ricordassimo che l’imperfezione è stata preceduta da tantissime cose anche se imperfette fatte col cuore, forse, vivremmo pensando meno gli attimi che non vorremmo vivere e poseremo la nostra attenzione su ciò che vivremo.
Le persone di per sé, non nascono egoiste. Purtroppo è la vita a farle diventare tali. I problemi assillano ogni essere, fino a portarlo a non vedere al di là dei suoi guai.
Do sempre me stessa in tutto. Qualcuno crederà che io lo faccia per mostrarmi. Altri penseranno che sono scema a farlo. Io sostengo che se faccio, arricchisco la mia persona, e il giudizio altrui non mi sfiora.
Più ci si comporta da bastardi, più si ottengono risultati in questa vita. È demoralizzante, ma viene da chiedersi a questo punto “a che serve impartire la buona educazione ogni attimo del giorno ai propri figli, se poi devono diventare maleducati per farsi sentire da orecchie che conoscono solo voci alterate?”
Chissà perché è ricorrente un errore tipicamente umano. Si da con facilità la colpa ad altri di ciò che ci si infligge di continuo perseverando negli stessi errori. L’autocritica non è per nulla conosciuta, o forse conviene far finta non esista.
Andare via sarebbe una soluzione se poi non si dovesse pure tornare.
L’essere galanti non sta nell’uso delle belle parole, ma nei pensieri Pre e Post, la galanteria usata.