Daniele De Patre – Vita
Andiamo troppo alla ricerca della giustizia terrena; io preferisco affidarmi ad un grande avvocato, il migliore. Sarà pure conflitto di interessi, ma è anche giudice: il supremo!
Andiamo troppo alla ricerca della giustizia terrena; io preferisco affidarmi ad un grande avvocato, il migliore. Sarà pure conflitto di interessi, ma è anche giudice: il supremo!
Non pensare troppo al futuro: rischi di non vivere affatto il presente.
Troppe volte non ci vogliamo bene, e la diamo vinta a chi ci vuol male.
Siamo così distratti, viviamo sempre più nella finzione, che quando incontriamo la “realtà” non riusciamo a riconoscerla: non ci sembra vera!
Non posso godere delle poche cose buone che ho fatto; mi rammarico per le tante lasciate per strada. Piuttosto che pensarci sopra, meglio cercare di riparare.
Fin quando resteremo in prima fila non riusciremo a capire cosa accade alle nostre spalle. Invece, a volte meglio sederci agli ultimi posti: la visuale sarà certamente migliore. Poi, ogni tanto sarà bene alzarci e metterci ai lati: lì vedremo cose nuove, forse scopriremo il meglio.
La vita ha una sola certezza: è piena di incertezze.
Come una candela pian piano ci andiamo spegnendo; ma, sempre più spesso, troppo velocemente.
Il fatto che siano in pochi a condividere le mie idee, piuttosto che allarmarmi mi fa pensare che forse sono sulla “strada” giusta.
Io non posso molto, ma: parlami ed io ti ascolterò, porgimi il tuo orecchio ed io ti sussurrerò, tendimi la mano ed io l’afferrerò, porgimi la guancia ed io l’accarezzerò, avvicinati ed io ti abbraccerò. Io non posso molto, ma ci proverò.
Avevo spalancato la porta, invitando tanti ad entrare, credendo di aver accolto nel miglior modo possibile. Ho apparecchiato, ho fatto accomodare, ho servito, ho fatto trovare pietanze. Sarà poco, ma più di questo non sono in grado di fare. Adesso mio malgrado, la porta è stata chiusa. Sono rimasti pochi commensali: buon appetito…
Ho capito che sono tanti ad abbaiare ma pochi sanno mordere. Ho capito che avere un amico è un miraggio. Ho capito che avere qualcuno che ti rispetta è un sogno: ma a volte i sogni si avverano. Ho capito che l’ipocrisia regna sovrana. Ho capito che i farisei del tempo di Gesù, se tornassero adesso, farebbero una “figuraccia”. Ho capito che se tendo la mano c’è chi pretende anche l’altra. Ho capito che amare è un vocabolo in “estinzione”. Ho capito… forse.
Mi dicono che non accetto consigli. È vero, ma da oggi si cambia, li accetterò. Tanto… non li ascolterò comunque.
Non cerchiamo altrove ciò che abbiamo dentro di noi; non pretendiamo dagli altri ciò che non diamo agli altri.
Non riusciva a comprendere quale fosse il senso della vita. Lo capì nel momento in cui mise da parte se stesso.
Quando le cose non vanno per il verso giusto; quando le difficoltà crescono; quando si passa dalla gioia al dolore; quando pensavi che tutto andasse bene e invece…; quando tutto sembra insormontabile; quando ti senti solo; quando alla vittoria segue la sconfitta; quando stai per vincere e poi perdi; quando sei a terra e non riesci a rialzarti; quando dici “non ce la faccio più”; quando pensi “non ce la farò mai”; quando noti che nessuno si prende cura di te; quando ami e ti sembra di non essere amato; quando dai e nulla ottieni. Quando accade, tu combatti. Forse non oggi o domani, ma arriverà il momento in cui ce la farai. Intanto, combatti!
Nei momenti più bui, nei momenti più tristi, in quelli più difficoltosi… guardiamo in alto. C’è una strada in salita, la più bella di tutte.