Daniele Tartaglione – Destino
Forse per quella manciata di secondi che spendi per allacciarti le scarpe non incontri chi dovresti incontrare. O può darsi che in uno di quei momenti quotidiani incappi nel destino.
Forse per quella manciata di secondi che spendi per allacciarti le scarpe non incontri chi dovresti incontrare. O può darsi che in uno di quei momenti quotidiani incappi nel destino.
È assurdo come le scelte più banali possano cambiare le cose più importanti della tua vita. Tutto accada per un motivo, e se ci sfugge ci sarà un motivo.
Quando un desiderio muore, diventa un sogno o un incubo.
Quando smetti di chiederti cosa pensano di te gli altri, stai abbracciando te stesso!
Quelli come me sono astemi del sonno, gli ubriachi di insonnia. Quelli come me qualche volta vomitano una lacrima dagli occhi, ma si rifanno subito dopo sputando un sorriso!
Le persone vogliono sentirsi parte di qualcosa, rivedersi in una canzone, rivedersi in un personaggio di un libro, in un film. Vogliono sentirsi parte di qualcosa, perché forse in fondo non si sentono parte di niente.
Che sarà che ci fa guardare sempre indietro? Anche se con le scarpe passeggiamo nel presente e ogni minuto che passa è un metro verso il domani.
Chi si emoziona con poco ha capito che spesso nelle piccole cose c’è l’immenso. Non dimentichiamoci che per quanto possa sembrarci grande il mondo è solo un puntino nell’universo.
Chi va controcorrente annega in questa società.
Come un ritratto avrai le spalle al muro, e mostrerai soltanto un lato almeno a quel qualcuno.
Fidarsi delle persone è come camminare completamente nudi al polo nord.
Essere se stessi è tra i più difficili atti di coerenza.
Il bello di quando si è ubriachi è che tutto sembra dimezzarsi, come dolori è pensieri. Sembra quasi che essi si allontanino come un boomerang, il quale al suo ritorno ci ritrova storditi ed incapaci di incassare il colpo.
Odio chi finge e anche tutti qui coglioni con cui “faccio finta” di stare bene.
Nel momento in cui l’aiutare qualcuno diventa un danno per se stessi, non è più una forma di altruismo o una forma d’amore. È solo autolesionismo.
In amore vince chi scappa: scusami, ma adesso devo proprio andare!
Era come se l’amore fosse un bellissimo pezzo di mare, dove tutti sembravano tuffarsi senza avere il benché minimo timore di affogare. Ed io? Avevo dimenticato come si fa a nuotare.