Dario Pautasso – Comportamento
Le persone spendono grandi elogi di fronte alla tua profondità d’animo, ma pretendono che sia definita. Ben delimitata. Di fronte all’abisso non c’è più nessuno.
Le persone spendono grandi elogi di fronte alla tua profondità d’animo, ma pretendono che sia definita. Ben delimitata. Di fronte all’abisso non c’è più nessuno.
La notte, man mano che si fa nera, nel silenzio illumina i nostri pensieri.
Nella pura bellezza c’è qualcosa che risulta sempre incomprensibile a chi si nutre solo di sfumature.
Ci va grande intelligenza per vedere la bellezza. Ci va fiuto. Ok, possiamo dire “che bel tramonto”, ed esserne piacevolmente meravigliati, ma finisce lì. La bellezza che sta nel profondo delle cose, invece, non la vedi se non la cerchi, se non la vuoi vedere. La bellezza è un’estenuante ricerca, che non credo finirà mai.
Nello sguardo corrisposto è già implicito l’apice del fervore amoroso, nel bacio, la massima voluttà dell’atto sessuale.
La creatività ci vuole nudi. Ci strappa di dosso gli abiti smessi delle nostre saggezze, dei nostri empirismi precostituiti. Essa non conosce regole, se non quella di una spregiudicata bellezza; si eleva dall’abisso, dal più infimo grado di civiltà. Ci vuole scardinati dalle nostre certezze, dai nostri credo, dalle nostre istituzioni. Ci vuole fanciullescamente imprudenti. Essa fonda le sue radici nelle macerie di uno spirito caparbiamente immenso: l’albero più bello fa sempre troppa ombra.
L’arte è la più nobile forma istruttiva, giacché insegna attraverso la Meraviglia.
Ogni atto di bontà che facciamo, lo rivolgiamo agli altri per gratificare noi stessi.
L’amore vive per se stesso. Non conosce padroni. Esso naviga in un tempo ancora sconosciuto all’uomo. Su terre sempre in movimento. Ci sono amori appena sfiorati che giustificano un esistenza. Ci sono amori infiniti che durano un secondo.
Si tende ingannevolmente a chiedere agli altri tutto l’amore che non si è capace di darsi.
L'”uomo” ha un innato bisogno di porsi in una situazione di controllo o quantomeno di privilegio. Quando qualcuno ritiene necessario affermare che “te lo dice da amico”, ebbene, lo sta già escludendo. Quando qualcuno sostiene che “è per il tuo bene”, dubitane: è più probabile che sia per il suo.
Nell’errore occasionale, per quanto grave, è curativa la fiducia assai più del rimprovero. Nell’errore recidivo, il contrario.
È più facile che un’amicizia sincera sbocci con un vecchio inimico, anziché con un amico perennemente mediocre.
Tutto quello che abbiamo di più bello è di qualcun altro: il suo sorriso e il suo conforto.
Ogni volta che sento di essermi ritrovato, la gente che mi circonda sostiene di avermi perso.
Mi sento la forza di spostare una montagna, ma ogni mattina ringrazio di poter sollevare le gambe.
Se basti a te stesso, basti a tutto, se stai bene da solo, stai bene con chiunque.