Eleonora Quadrini – Verità e Menzogna
Le bugie ormai sono usate sempre, indipendentemente dalla persona che si ha difronte, indipendentemente dal contesto. Ormai le menzogne sono diventate la verità della gente.
Le bugie ormai sono usate sempre, indipendentemente dalla persona che si ha difronte, indipendentemente dal contesto. Ormai le menzogne sono diventate la verità della gente.
Quando le donne indossano il costume circa il 90% del loro corpo è completamente esposto. Ma gli uomini sono così di classe da fissare solo il 10% che è coperto.
Tutti dicono che il dolore aiuta ad essere o a diventare più forti. Lo dicono come se questo potesse rallegrare la persona che hanno difronte. Lo dicono ignorando ogni volta che questa è stata distrutta. Pensano che possa consolarla. La maggior parte delle volte funziona devo ammetterlo, ma per me no. Sono più forte è vero. Ma darei tutta la mia “forza” per avere un briciolo della serenità d’animo che hanno le altre persone. Vorrei far capire loro che non ne vale la pena e che non sempre la forza è abbastanza come riscatto.
La solitudine è il peggiore dei mali. Purtroppo, proprio perché troppo spaventati da questa, finiamo per accettare persone egoiste ed egocentriche e persino malvagie, soltanto per avere un illusione di amicizia e d’affetto.
Fingere un sorriso è molto più facile che spiegare perché sei triste.
Odio quella sensazione. Quando provi una rabbia, un nervosismo, un rifiuto e una tristezza così forti che ti senti scoppiare, che vorresti urlare, che senti dentro un fiume che sta per straripare i margini dell’anima. Eppure nonostante tutto non riesci a dire una parola, reprimi tutto e lasci correre, lasci che quelle sensazioni si annientino e annullino a vicenda, ma la cosa più brutta è sapere che quando meno te lo aspetti, tutte quelle emozioni che hai fermato scoppieranno dentro di te, accese da una miccia insignificante e a quel punto l’unica cosa che ti resterà da fare sarà pregare che non ci siano persone ad assistere.
Il dolore che proviamo ogni giorno è insostenibile. Almeno per alcune persone. Come me ad esempio. Ci addormentiamo piangendo, pensiamo a come siamo e a come saremo e ci rendiamo conto di quanto è stato e sarà orribile. Poi tutto peggiora quando ci rendiamo conto che accanto a noi le persone sono sempre meno. Ma io ho un opinione personale. Non importa quanto dolore ho provato, quanto ne provo e quanto ne proverò. Io non lo mostrerò mai. Non farò mai vedere alle persone che mi feriscono quanto quello che mi fanno o mi hanno fatto mi fa soffrire. Io sono più forte di loro. Io così forte e così fragile allo stesso tempo. Dignità, forza d’animo, orgoglio. Non sempre nella vita sono ottime qualità ma non mi importa. Mai mi arrenderò con loro.
Non riesco a sopportare le persone maleducate, presuntuose, egocentriche e irrispettose. Non sopporto tutte le volte che mi fanno un torto e che durante una discussione te ne dicono di tutti i colori. Non li sopporto non perché non sono in grado di controbattere, ma perché loro si sentono superiori a me e alle altre persone, invece non si rendono conto di essere dei poveri stupidi che vivono nel loro mondo fantastico. La maggior parte delle volte rispondo alle loro infamie e altre smetto di considerarli e li ignoro. Io sono una persona cordiale e generosa e altruista perché li lascio credere al fatto che non sono stata in grado di controbattere ma in realtà lo faccio perché sono io quella superiore!
A volte è necessario allontanarsi per vedere chi è disposto a seguirti.
Ciao, scusa, non avrei dovuto chiamarti, me ne rendo conto solo ora. Ho passato un brutto momento, avevo bisogno di sentire la voce di qualcuno. Non voglio disturbarti o rattristarti con i miei problemi. È solo che… è solo che mi sento sola. Tutto il tempo, lo so, lo so, è stupido perché ho delle amiche, ma nonostante ora la mia vita sembri più piena io mi sento ancora sola. Ti ho chiamato, non perché tu mi consolassi, sai ho pianto un sacco, ma solo per dimostrarmi che invece qualcuno per me c’è, quando ne ho bisogno. Sei gentilissimo, non sapevo se chiamare o non, in fin dei conti non meriti di sentire tutto questo. Ti ringrazio per avermi ascoltata. Sei una gran bella persona. Questo è quello che ti avrei detto se mi avessi risposto.
Scissioni elettive. Li chiamo così i frammenti che saltano in aria come mine vaganti, a rischio scoppio, da quel mio me centrale che avrebbe bisogno di interezza. Proiezioni. Salti funambolici tra il trapezio del Sé e l’isoscele dell’Io. Tonalità. Crome e diesis che mi urlano dentro in sinfonie distorte e stonate. E più mi urlo, mi urlano, più m’insonorizzo e più non mi do retta. Il “no” è la mia ottava nota musicale. Mi sbatto gli occhi in faccia. Mi allontano, di schiena. C’è chi si prende le misure; io mi prendo le distanze.
Come può una persona anche solo pensare di fare del male a qualcun altro? Ad un bambino, ad una persona innocente uomo o donna che sia, come si può essere così crudeli? Ogni persona ha un passato, dei sentimenti, una casa, degli amici, un animale domestico, una famiglia, un futuro. Dei sogni, delle aspettative. Come si può decidere di annullare tutto questo, chi sei tu per fare questo? Io non riesco a sopportare nemmeno che una persona soffra un decimo di quello che soffro io, vorrei poter donare sorrisi a chiunque, averne la possibilità sarebbe un dono straordinario. Come si può fare del male a qualcuno, come si può cancellare una persona. Il suo ultimo respiro, il suo ultimo pensiero. Come si può essere responsabili della fine?
Noi mentiamo in continuazione, fingiamo di essere diversi per essere accettati, siamo deboli e troppo spaventati dalla solitudine. Creiamo un mondo fantastico che crediamo essere fatto su misura per noi, con le bugie. Poi, la sera, quando la giornata finisce e abbiamo bisogno di qualcosa di concreto, per accertarci che la nostra vita non è andata sprecata, capiamo quanto siamo miseri e insulsi. Un mondo senza menzogne sarebbe – sembra incredibile dirlo – quasi “ingiusto”. Bisognerebbe mentire con meno costanza, a piccole dosi, niente di particolarmente importante. Non ha senso trasformare la nostra vita in palcoscenico se poi alla fine, quando cala il sipario, non si ricevono applausi, ma lanci di oggetti.
Nessuno può definirsi una persona felice se non ha espresso almeno un’emozione attraverso la pittura, la danza, il canto. Nessuno può definirsi felice se non ha toccato con mano la meraviglia dell’arte in tutto ciò che consiste.
Una parte di me è estremamente romantica, ma l’altra è così dannatamente realistica.
Arriva un momento in cui bisogna scegliere se continuare a girare le pagine o chiudere il libro.
Il più grande rimorso che possiamo avere nella vita, non è per le cose sbagliate che abbiamo fatto, ma per le centinai di cose giuste, che abbiamo fatto per le persone sbagliate.