Euripide – Vita
Sempre ogni giorno fa imparare qualcosa di nuovo.
Sempre ogni giorno fa imparare qualcosa di nuovo.
In tutti gli altri eventi, piena è la donna di paure, e vile contro la forza, e quando vede un ferro; ma quando, invece, offesa è nel suo talamo, cuore non c’è del suo più sanguinario.
La verità ha un linguaggio semplice e non bisogna complicarlo.
È dolorosissima l’odiosa stirpe femminile: ché quelle corrotte a quelle non abbattute hanno accomunato infamia e biasimo, e le malvagie alle non malvagie: peraltro, quanto alle nozze, non sembrano ragionar sanamente verso gli uomini.
Non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori.
Le belle parole e i discorsi speciosi sono la rovina degli stati.Non si deve piacere agli orecchi: si devono dire cose.
Una mente titubante è un vil possesso.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno.
Chi trascura di imparare in giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro.
L’ingegno non è sapienza.
I buoni e i saggi conducono vite tranquille.
Ma non bene gli uomini sol per veduta giudicano, quando c’è chi aborrisce altrui, senza conoscerne l’animo a fondo, sol per vista, senza che torto n’abbia ricevuto.
Se dicessi che sciocchi, che in nulla sapïenti fur gli uomini antichi, non diresti menzogna: ché cantici per conviti, per feste e per cene ritrovar, pei sonori sollazzi della vita; e nessuno trovò come i tristi cordogli degli uomini con la musa e i multìsoni canti mitigare potesse; e di qui, stragi e orrende sventure devastano le magioni. Eppur, questo sarebbe gran vantaggio, i mortali coi cantici risanare. Ma dove son lauti banchetti, levare le voci perché, se il piacer della mensa procura, nell’ora fuggevole, da se stesso, delizia ai mortali?
Invecchiare vò fra piccoli beni e sicuri. Ché la vita mediocre, basta dirne il nome, e prevale, ed a viverla di gran lunga migliore è per gli uomini. Ciò che fugge misura, non può niun vantaggio recare ai mortali; e maggiori sciagure, se il Dèmone mai s’adira, procaccia alle case.
Impara che ciascuno ama sé piú che il suo prossimo, quando vedi che piú non ama il padre, per le nozze novelle, il proprio sangue.
L’intelligenza non è saggezza.