Flaminia Momigliano – Frasi Sagge
Chi conoscendo le difficoltà rimane perseverante, chi possiede la durezza del metallo e mantiene la dirittura della freccia, non potrà conoscere la sconfitta anche nelle opere più difficili.
Chi conoscendo le difficoltà rimane perseverante, chi possiede la durezza del metallo e mantiene la dirittura della freccia, non potrà conoscere la sconfitta anche nelle opere più difficili.
A colui che agisce col fare dell’ignobile, bisogna porre freni nel piccolo affinché non conquisti spazzi nel grande.
Non sono importanti le punizioni di per se stesse, quanto la chiarezza delle loro motivazioni e la determinazione nella loro applicazione.
A volte la via per unire sta nello spezzare con violenza gli ostacoli.
Le situazioni facili danno sì vantaggi momentanei, ma solo chi aspira a mete superiori costruisce una salda personalità.
Non si può cavalcare contemporaneamente il bene e il male, stare con il nobile e l’ignobile. Chi non sceglie la faticosa via del bene finisce per buttare via se stesso.
Il possedere diventa positivo solo nel momento in cui si è in grado di spartirlo con gli altri.
Come è saggio colui che attrae la gente con la sua modestia.
I veri sentimenti penetrano attraverso gli ostacoli e non esistono metalli né pietre né acqua o fuoco che possano fermare la forzò a del cuore. Nulla può superare quello che è unito dall’emozione, dal dovere e dalla ragione.
Saggio è colui che nei momenti di benessere pensa al pericolo, che nei momenti di ordine pensa al disordine. Solo il timore e la prudenza conducono alla sicurezza.
Quando un periodo negativo è imputabile alle circostanze del tempo e non all’opera dell’uomo, il saggio non combatte ma si adegua.
Il destino ha la sua legge fissa. L’uomo accetta questa regola, ma è conscio che il porre mano alle faccende consente di plasmare il proprio futuro, a seconda che egli si faccia influenzare dalla forza positiva o da quella negativa.
Gli uomini inferiori ricercano lo sfarzo, gli uomini superiori ricercano la semplicità.
È più facile perdersi nella limitazione che nell’evoluzione. Come si può dunque temere di aprirsi? Vi è però una condizione fondamentale per non perdersi: quella di mantenere saldi i propri principi interiori.
A volte i mezzi esterni non servono per eliminare il male. La natura e il tempo sono assai migliori delle medicine.
Ciò che veramente appartiene non può andare perduto, anche se lo getti via.
Anche l’uomo migliore può essere sconfitto, se non crea intorno a sè una valida compagine che lo possa sostenere.