Francesco Iannì – Comportamento
Non smettiamo di dare ai nostri sogni la forza che essi chiedono per vivere!
Non smettiamo di dare ai nostri sogni la forza che essi chiedono per vivere!
Alle volte penso a quanto sarebbe bello possedere un modulatore di umore, anche se ormai sono affezionato alle mie oscillazioni fisiologiche.
Ragionare per stereotipi vuol dire formulare giudizi abbastanza superficiali.La consapevolezza della differenza tra fatto in sé ed interpretazione dello stesso è il primo passo verso l’abbandono di una conoscenza dogmatica.
Qualsiasi persona è un enigma, a prescindere dal proprio sesso.
La curiosità è sempre dovuta a una mancanza.
Difficilmente sono in vena di promesse a lunga scadenza.
In ogni rapporto di coppia e con qualsiasi persona, ormai, preferisco donarmi a piccole dosi; non lo faccio per egoismo, ma per salvaguardare me stesso.Mi metto in gioco solo a metà, non facendomi coinvolgere più di tanto, ma a me va benissimo così.
Ci sono persone che sbagliano spesso, perché tentano spesso. Poi c’è chi, invece, sicuro della propria limitata verità, non sbaglia mai, perché non fa mai nulla, se non giudicare le debolezze e i difetti di chi ha il coraggio di vivere.
Un filo di follia sugli occhi e si è pronti per una nuova giornata di questa vita.
Rispettare se stessi per rispettare gli altri e capire se stessi per capire gli altri sono le mie sante verità.
Soltanto la certezza della completa inutilità dei miei sforzi può inibirmi nell’agire. Ometto di esplicitare un mio personale punto di vista solo quando ho la consapevolezza che niente di ciò che potrò dire verrà compreso.
Ci sarà sempre chi, nonostante tutti i tuoi sforzi, continuerà a rigettarti come un organo trapiantato.
Si arriva a scannarsi per la politica, per una partita di calcio, per gusti musicali differenti. Si umiliano le persone perché commettono errori grammaticali, dall’alto di una presunta perfezione e di una discutibile cultura. Io mi auguro che chi si dedica a questi passatempi lo faccia perché privo di problemi reali.
C’è chi non ti darebbe neppure un goccio di sangue, stesse buttando il suo perché ne ha troppo. Questa gente deve avere la coscienza ancora ben sigillata in cantina.
Perché, spesso, la gente si accontenta di essere prodotta in serie, quando si è tutti artigianali per natura? Bisognerebbe andar fieri della propria unicità, non cercare di mascherarla per sbarazzarsene.
Oggi è trasgressivo chi non si sforza a tutti i costi di apparire tale, rispettando il proprio modo di essere.
La cattiveria data dall’ignoranza è la più pericolosa delle cattiverie.