Francesco Iannì – Frasi d’Amicizia
Credo che due persone possano capirsi quasi totalmente soltanto dopo essersi reciprocamente esposte e rese vulnerabili, sottomettendosi, così, ai vincoli di una dolce dipendenza.
Credo che due persone possano capirsi quasi totalmente soltanto dopo essersi reciprocamente esposte e rese vulnerabili, sottomettendosi, così, ai vincoli di una dolce dipendenza.
Bisognerebbe poter contare su una piccola cerchia di amici, da non trasformare, però, in una prigione; l’amicizia vera non è esclusivista.
Fin quando si alberga nel cuore di un vero amico, non ci si può sentire davvero finiti.
Ho sempre preferito la solitudine, alla falsa compagnia.
L’amicizia è un’occasione preziosa che ci viene data.
L’amicizia ammazza la solitudine e azzera lo scorrere del tempo.
Non credete a chi vi dice “non ho avuto tempo” perché, il più delle volte, mente. La negligenza nei rapporti interpersonali è piuttosto una questione di priorità.
Lascia che siano solo mani nobili come la seta pura a toccare il tuo cuore.
Diffidate sempre da chi parte in quarta nei rapporti interpersonali, perché questi, una volta stufi, quando meno ve lo aspettate, sono pronti a rigettarvi con la stessa intensità e velocità con le quali, precedentemente, hanno voluto ridicolmente bruciare le tappe.
Forse è vero che in amore vince chi fugge, ma è una certezza che in amicizia vince chi resta.
Spesso le persone gridano, quando sono adirate, solamente perché i loro cuori si allontanano molto. E devono coprire questa distanza, in qualche modo, prima di potersi ascoltare di nuovo. L’importante è che si misurino con le parole, altrimenti arriverà un giorno in cui la distanza fra i due cuori sarà tale da non farli incontrare mai più.
Sono sempre più convinto che, nella vita, non importi tanto il “dove” quanto il “con chi”. Si può credere di essere felici nel posto più bello del mondo, ma se poi non si ha nessuno a cui poterlo dire, tutto svanisce. Perché la felicità è reale solo quando è condivisa.
Amicizia è anche rendersi partecipi l’uno della gioia dell’altro.
Non bisogna mai accontentarsi delle briciole, soprattutto quando si tratta di sentimenti.
Il figlio seguì le orme del padre, mentre la figlia quelle della madre. Nessuno dei due figli lasciò un segno.
Affinché il mondo si faccia più bello dobbiamo imparare a vedere. E, per vedere, i nostri occhi devono arrivare ad accontentarsi di ciò che c’è.
Il vero perdente è chi non si mette mai in gioco.